Nino Manfredi e la malattia – Questa sera Rai 1 trasmetterà in prima serata il film “In arte Nino” in onore dell’artista Nino Manfredi. Da giovane si ammalò e rischiò di morire. Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa successe.
Nino Manfredi – La malattia
Nino Manfredi, all’anagrafe Saturnino Manfredi, nacque a Castro dei Volsci, in provincia di Frosinone, il 22 marzo 1921. È stato un attore, cantante, doppiatore, regista, comico e sceneggiatore italiano. Nel 1937 Nino Manfredi ancora un adolescente, viene colpito dalla tubercolosi. I medici non sono affatto ottimisti:
“Questo ragazzo ha una fibra molto forte, potrebbe vivere altri tre o quattro anni…ma non deve fare sport, non deve prendere freddo, non deve fumare e, soprattutto, non deve andare con le donne, perché è ancora positivo alla tbc.”
Così, Nino Manfredi vivrà per tre lunghi anni in sanatorio, vedendo morire uno per uno tutti coloro che erano nella sua camerata in ospedale. Lui, però, riuscirà a vincere la battaglia contro la malattia, tornando alla vita di sempre.
Nino Manfredi – La morte
Il 7 luglio 2003 venne colpito da un ictus nella sua casa romana. Le condizioni di Nino si presentarono sin da subito gravi e venne trasportato d’urgenza all’ospedale Santo Spirito. A settembre un netto miglioramento gli permise il ritorno a casa, ma a dicembre venne colpito da una nuova emorragia cerebrale. Ricoverato questa volta presso l’ospedale Nuova Regina Margherita, non si riprenderà mai più completamente, trascorrendo sei mesi in una continua alternanza di miglioramenti e peggioramenti.
Morì a 83 anni a Roma, il 4 giugno 2004. Pur essendo ateo dichiarato, ebbe funerali religiosi. Dopo il funerale, celebrato alla chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma, alla presenza di circa 2000 persone tra volti noti della politica e dello spettacolo e gente comune, l’attore venne sepolto al cimitero del Verano di Roma.
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