Max Pezzali – In questo articolo vi vogliamo parlare di uno degli artisti che hanno guidato generazioni di ragazzi: Max Pezzali. Divenuto famoso come frontman e cantante degli 883, Pezzali ha intrapreso una carriera da solista nel 2004. Ma andiamo a scoprire chi è Max Pezzali.
Max Pezzali – età, altezza
Max Pezzali è nato a Pavia il 14 novembre 1967. Oggi ha 53 anni ed è alto 1,77m. Max Pezzali è uno dei cantanti più seguiti del panorama musicale italiano e vanta alle spalle 10 milioni di dischi venduti (compresi quelli degli 883). Come frontman degli 883, ha cantato brani che sono entrati a far parte della storia della musica italiana: “Hanno ucciso l’uomo ragno“, “Sei un mito“, “Come mai“, “Nord Sud Ovest Est“.
Anche da solista Max ha conquistato un successo dietro l’altro. Con l’album di esordio Il mondo insieme a te ha sorpreso tutti ancora una volta andando in vetta a tutte le classifiche. Negli anni successivi ha pubblicato altri 7 album, di cui due di raccolte.
Max Pezzali – Debora Pelamatti, Martina Marinucci, Hilo
Max Pezzali è separato e adesso ha una nuova compagna. Nel 2005 ha sposato Martina Marinucci e da lei ha avuto un figlio, Hilo, nato il 4 settembre del 2008. Il matrimonio fra i due poi è naufragato. La coppia ha ufficializzato l’addio il 25 agosto del 2013. Dopo la separazione, Pezzali ha cominciato a vivere una nuova storia d’amore con Debora Pelamatti, sua attuale fidanzata. I due sono molto felici insieme e non nascondono la loro complicità. Il loro è un amore nato qualche anno fa a Pavia e cresciuto in un clima di grande semplicità.
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Max Pezzali – Malattia
In un’intervista ad Ok Salute e Benessere Max Pezzali, popolare cantautore italiano ed ex leader degli 883, ha raccontato tempo fa di un problema di salute che è una conseguenza di una delle sue più grandi passioni: le moto.
«Dopo quasi 30 anni in sella a motociclette possenti, che mediamente pesano intorno ai 300 chili, ho iniziato ad accusare un fastidio alla testa del femore che, con il passare dei mesi, si è trasformato in un dolore acuto, a tratti piuttosto intollerabile. Se prima riuscivo a guidare in tutta rilassatezza per ore senza mai fermarmi, oggi, già dopo 60-90 minuti di viaggio, sento la necessità fisiologica di fare una pausa e di mettere a riposo le gambe perché le fitte all’anca, che interessano la zona inguinale e si irradiano verso la coscia, non mi danno tregua!», ha rivelato Max Pezzali, che entrando più nello specifico ha chiarito: «Questo disturbo si manifesta soprattutto quando sfreccio in sella a una moto dall’assetto «tradizionale», per intenderci quella con le pedane poste al di sotto dei glutei con la gamba che forma un angolo di 90 gradi, mentre è più attenuato se i piedi sono posizionati anteriormente, con gli arti inferiori allungati in avanti, cioè alla Easy Rider!».