I prezzi dei carburanti sono in aumento da mesi e sono destinati a salire ulteriormente a causa della guerra tra Russia e Ucraina. Quando è arrivata la notizia dell’invasione ordinata da Mosca, i prezzi del petrolio sono saliti sopra i 100 dollari al barile, cosa che non accadeva dal 2014. greggio. Le tensioni tra Russia e Ucraina continuano a mantenere i prezzi del petrolio ai livelli più alti dal 2014, il che ha avuto un impatto sui costi del carburante.
I prezzi delle pompe benzina e diesel continuano a salire e, come abbiamo visto da quasi due mesi, l’aumento dei costi ha colpito duramente tutti gli automobilisti. Sempre più distributori di benzina fanno pagare più di 2 euro al litro.
Questo perché, a livello internazionale, ci sono diversi movimenti che incidono sui prezzi del greggio: da un lato, c’è uno slancio al ribasso poiché i colloqui sul nucleare tra Stati Uniti e Iran sono nelle fasi finali; dall’altro, però, , il confine tra Russia e Ucraina Permangono le tensioni e permangono incertezze su come verrà risolto il conflitto.
Attualmente, un barile viaggia quindi oltre $ 90. In particolare, alle 18.42 di oggi, 17 febbraio 2022, il prezzo del greggio Brent di riferimento europeo era di 92,63 dollari al barile.
Guerra in Ucraina, prezzi della benzina ai massimi livelli: di quanto aumenteranno ancora
Il greggio Brent (come valore di riferimento) è stato scambiato a $ 103,3 al barile durante la notte, in rialzo del 6,76%, mentre i future sul greggio dolce leggero statunitense sono aumentati di $ 6, o 55%, a $ 98,13.
Tra gli analisti, alcuni prevedono in modo non uniforme nuovi picchi fino a $ 120-130 al barile. In serata, probabilmente, il Consiglio europeo straordinario degli Stati membri dell’UE deciderà un severo pacchetto di sanzioni economiche contro la Russia (qui abbiamo parlato del ruolo del Nord Stream 2 nella crisi russo-ucraina).
Mosca risponderà in modo altrettanto prevedibile, seguita da contro-sanzioni di natura energetica, chiudendo gasdotti e oleodotti in Occidente.
Azione aziendale
Con i prezzi del petrolio costantemente ai livelli più alti dal 2014, tutte le principali società hanno anche visto alcune revisioni al rialzo dei loro listini prezzi questa settimana.
I prezzi alla pompa
Diamo quindi un’occhiata ai prezzi dei carburanti italiani pubblicati oggi da Quotidiano Energia e affrontiamoli secondo la comunicazione dei vari operatori con l’Osservatorio del Ministero dello Sviluppo Economico. I prezzi del carburante variano da 1.835 a 1.872 EUR/litro per le diverse marche (la media non contrassegnata è di 1.825 EUR/litro). Per quanto riguarda il prezzo del diesel, anche in modalità ego, la media è pari a 1.721 euro/litro, con l’azienda che si posiziona tra 1.713 e 1.734 euro/litro (senza contrassegno a 1.707 euro/litro).
Il GPL, infine, ha oscillato tra 0,817 e 0,835 EUR/litro (0,812 non marcato), mentre il prezzo del metano si è attestato in media tra 1,780 e 1,876 EUR/kg (non marcato 1,742).