Il governo ha stanziato altri 1,8 miliardi di euro per frenare i forti aumenti delle bollette di luce e gas, seguendo una strategia finanziaria recentemente diventata legge. Come già accaduto nell’ultimo trimestre del 2021, l’esecutivo ha deciso di rimuovere gli oneri di sistema fino a 16kWh e di ridurre l’Iva sul gas domestico e industriale ad almeno il 5% fino a marzo 2022.
Inoltre, per i redditi più bassi, le bollette saranno tagliate nel primo trimestre del 2022 per un totale di 912 milioni di euro. Il trasferimento consente inoltre ai clienti domestici che si trovano in mora di pagare le bollette a rate, senza interessi, fino a dieci mesi per i primi quattro mesi dell’anno. È una misura importante a favore del consumatore, che dà respiro mentre le bollette continuano a salire.
In tale scenario, infine, sembra che il mercato a tutela delle condizioni economiche dell’energia elettrica e del gas definito dall’Autorità sarà prorogato per un altro anno. Pertanto, la scadenza non sarà più il 1 gennaio 2023, ma il 1 gennaio 2024. Data la volatilità sul fronte dei prezzi, questa è una scelta prevedibile.
Servono misure strutturali
Le misure adottate dal governo stanno andando nella giusta direzione, anche se, come vedremo, non bastano per evitare di prosciugare le tasche dei consumatori. Tuttavia, queste misure devono essere strutturate e non limitate a un solo trimestre. Abbiamo rivolto questa richiesta al governo dall’anno scorso e in una lettera abbiamo esposto la nostra proposta per un nuovo approccio strutturale alla crescita che metta i diritti dei consumatori al centro dei prossimi anni. Sostieni la nostra proposta e la nostra lotta firmando il nostro appello contro il caro disegno di legge.
Mercati protetti: raddoppiare le bollette
Come accennato, nonostante l’intervento dei dirigenti, le bollette del prossimo trimestre saranno molto alte per i consumatori. Partendo dalle stime di Arera (Amministrazione per l’Energia) si è potuto calcolare l’aumento delle bollette per gli utenti ancora nei mercati tutelati (aumentate a giugno e soprattutto a settembre). Rispetto al trimestre precedente, infatti, la bolletta dell’energia elettrica è aumentata del 55%, quella del gas del 41,8%. Quindi, considerando che le bollette di gennaio e febbraio sono solitamente le più pesanti dell’anno, soprattutto quando la temperatura non è troppo calda, le bollette per i prossimi tre mesi saranno enormi, soprattutto per il riscaldamento del gas. Facciamo alcuni esempi. Se a gennaio 2021 la bolletta annuale per un’utenza con un consumo medio di 1.400 mc e riscaldamento autonomo fosse stimata intorno ai 980 euro, la stessa utenza oggi potrebbe ritrovarsi con una bolletta addirittura di 1.983 euro. I costi sono più che raddoppiati in un anno. Una situazione simile si verifica nell’energia elettrica: il consumo elettrico stimato di una famiglia di 3 o 4 persone nel 2021 è di circa 3.200 kWh (prezzo elettrico regolato) pari a circa 611 euro, mentre a gennaio 2022 un costo stimato di 1.125 euro, anche qui Quasi il doppio rispetto allo scorso anno.
