La lira occupa ancora un posto speciale nel cuore di molti cittadini italiani, anche a 20 anni dalla sua dismissione: dopo due mesi di “convivenza” con l’euro, la storica moneta locale dopo una “carriera” di quasi due secoli è stata dichiarata Recesso dalla circolazione il 1 marzo 2002. Banconote e monete, un tempo molto comuni e considerate 50 lire, sono improvvisamente diventate “tesori da museo” e ottimi oggetti da collezione.
Diffusione
Anche una domanda molto comune, come 50 lire, in realtà può riservare non poche sorprese ai collezionisti di monete: la più comune e nota è il primo tipo Vulcano, coniato ininterrottamente dal 1954 al 1989, per poi essere Fortunatissimo Vulcano 2° tipo e ultimo numero, denominato Italia turrita. Il primo Vulcano, dal nome del dio romano del fuoco e del lavoro, è raffigurato mentre lavora su un’incudine, mentre l’altra “faccia” della moneta presenta una testa femminile che indossa una corona di foglie di quercia. .
Ecco la moneta da 50 Lire
Dal 1950 al 1954 la Zecca Romana emise diversi quesiti di prova che oggi sono considerati gli esempi più rari e preziosi di questo tipo di moneta: questo tipo di moneta, oggi una vera rarità, presenta le caratteristiche è stata scritta dal portatore e la presenza di un perline il bordo interno è stato rivisto nelle edizioni 1953 e 1954. La prova del 1950 vale più di 5.000 euro, mentre l’esemplare del 1953 è ancora più difficile da trovare: qualche anno fa ne veniva venduto uno all’asta per più di 11.000 euro.
Un’altra moneta di prova, denominata Progetto, risale al 1954, ed è probabilmente la moneta da 50 lire più rara: sulla pietra non c’è Vulcano, ma un’incudine, mentre dall’altra parte rimane ancora la testa femminile. Ci sono pochi esempi di questo modello e poi viene lasciato come versione finale.
Considerando che il valore può facilmente superare i 10.000 euro, questo tipo di moneta può davvero arricchirci: circa 20 anni fa, una replica di Progetto da 50 lire venduta a quasi 25.000 euro.
