Un regalo di un parente, la restituzione di un prestito, un risparmio sotto un materasso o in un salvadanaio: mettere contanti in un conto corrente può essere rischioso.
Si dice che l’importo medio sia elevato, ma basta un pagamento di circa 1.000 euro per far scattare un allarme e far scattare un meccanismo di controllo.
Il principio è che il denaro depositato in banca costituisce reddito imponibile ed è quindi reddito imponibile e quindi o è incluso nella dichiarazione dei redditi, oppure denaro ricevuto in regalo o accumulato e quindi tassato, deve essere provata la provenienza.
Controllo dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate monitora costantemente il flusso dei nostri soldi, partendo dal presupposto che ogni pagamento che va nelle casse dei cittadini sia tassabile. Per questo chi paga il conto corrente deve motivarne la provenienza e deve farlo in via obbligatoria.
Ma c’è un intermediario tra il titolare del conto e l’ufficio delle imposte, che è la banca.
Infatti, è l’istituto di credito che notifica e informa sistematicamente l’esattore attraverso l’Anagrafe dei bilanci dell’Anagrafe Tributaria (nota anche come Anagrafe dei conti correnti). Di seguito tutte le informazioni sui flussi della clientela bancaria e di ogni altro strumento finanziario: depositi, libretti, cassette di sicurezza, gestioni mobiliari.
Avvisare la banca
Capita spesso che la banca chiami l’intestatario del conto per verificare la provenienza dell’importo versato prima di trasmettere le informazioni all’anagrafe fiscale. Dovresti sempre avvisare la banca quando depositi contanti sul tuo conto corrente e puoi provare la sua origine. Se sei in regola e puoi fornire prove tangibili dell’origine del pagamento, la banca non procederà alla denuncia.
Soglie per i bonifici
L’utilizzo del contante al di sopra di una certa soglia è sempre problematico e il governo ha cercato da tempo di introdurre misure volte a fermarlo. Inutile dire che i trasferimenti di denaro facilitano l’evasione fiscale.
Le misure di bonus ATM introdotte di recente, che includono un meccanismo di cashback.
Questo è esattamente il tentativo di supportare i pagamenti elettronici, il segno distintivo della civiltà di una nazione e l’unico vero strumento contro i neri.
In questa direzione si stanno muovendo anche nuove restrizioni sui flussi di cassa, che quest’anno passano da 3.000 euro a 2.000 euro e dovrebbero raggiungere i 1.000 euro entro il 2022.
Pertanto, la legge attualmente non consente transazioni in contanti superiori a tale importo, anche tra familiari. In caso contrario, sarà necessario ricorrere a bonifici, pagamenti digitali o con carta di credito. Il ruolo di un conto corrente online
Di recente sono stati fatti importanti passi avanti. L’emergenza sanitaria ha aumentato notevolmente il ricorso alla digitalizzazione e ai pagamenti elettronici nel nostro Paese. I conti correnti online svolgono un ruolo importante e gli agili strumenti per la gestione delle transazioni sono comodi, facili da usare e molto economici rispetto ai conti tradizionali.