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Conti in banca è allerta: ecco cosa sta succedendo. Attenzione

di Cinzia Arienzo

La nostra banca è una delle più colpite dal sistema economico russo. Quali sono i rischi per i conti bancari degli italiani mentre la guerra continua? Cosa dovrebbero temere i clienti delle banche italiane più colpite dal sistema finanziario russo?

Negli ultimi giorni, molti saranno scioccati nel sentire dai media che il mercato azionario è crollato. Solo venerdì 4 marzo Piazza Affari ha perso oltre il 6%. Nella settimana dal 28 febbraio al 4 marzo, il mercato azionario del mio paese è sceso di oltre il 12%, il che è senza dubbio un monito per le banche di borsa. I titoli che pagano il prezzo più alto sono quelli della banca. Solo il 4 marzo quattro banche italiane hanno perso tanti soldi nonostante siano i maggiori istituti di credito in Italia.

La ragione del crollo è che le attività di credito dei nostri istituti di credito sono coinvolte nell’economia russa.

Il nostro sistema bancario ha un’esposizione di oltre 25 miliardi di dollari e, insieme alla Francia, è uno dei più grandi in termini di credito.

Quali sono i nostri conti bancari e i nostri risparmi a rischio in guerra?

Dei 25 miliardi di dollari, una banca italiana ha quasi la metà della sua esposizione alla Russia, con una linea di credito di oltre 13 miliardi di dollari. Questa cifra equivale al 3% del rischio di credito totale del gruppo. L’esposizione di un’altra banca italiana al sistema russo è pari all’1% del totale del gruppo. Questi crediti possono diventare crediti inesigibili, incidendo sul budget successivo. Ma che effetto hanno questi numeri sui clienti della banca, sui loro conti e sui loro risparmi?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo distinguere tra azionisti, obbligazionisti e correntisti. Coloro che detengono titoli bancari nei loro portafogli stanno attualmente pagando un prezzo molto alto per la guerra.

Tuttavia, va sottolineato chiaramente che la perdita di azioni non influirà sulla solidità delle banche e del nostro sistema bancario. Le sanzioni alla Russia potrebbero incidere gravemente sui bilanci delle nostre banche, così come sui bilanci di altre società che esportano nel Paese.

Chi ha un conto corrente, invece, non è a rischio. I titolari di conti possono stare tranquilli grazie al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FIDT). Il fondo garantisce depositi fino a 100.000 euro in conti bancari.

Quali sono i rischi per le persone che detengono obbligazioni bancarie?

Lo stesso vale per le persone che detengono obbligazioni bancarie. I detentori di obbligazioni emesse da banche italiane, comprese quelle con la maggiore esposizione verso la Russia, non sono per ora a rischio. Le obbligazioni emesse dalle nostre agenzie di credito saranno rimborsate periodicamente alla scadenza. Tra l’altro, i prezzi di questi titoli non hanno risentito in modo significativo.

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