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Quanto valgono i 2 euro con i carabinieri? La risposta toglie il fiato

di Cinzia Arienzo

Hai mai raccolto due monete commemorative in euro dalla gendarmeria e ti sei chiesto quanto valessero? In questo articolo, risponderemo alle tue domande. Le due monete commemorative in euro della Gendarmeria fanno parte di una serie di due monete commemorative in euro emesse dalla Repubblica Italiana: il taglio da 2 euro è in realtà il conio di monete in edizione limitata utilizzate in tutta Europa per commemorare vari eventi.

La moneta nel blister originale è ora in vendita a circa 49 euro su un sito dedicato, e nella sua rarissima versione “test” può arrivare anche a 100 euro. In quest’ultima edizione ne sono state prodotte solo 5.000, rappresentando un’edizione davvero rara della moneta. Sullo stesso sito, la valuta dello stato FdC è quotata intorno ai 4 euro.

L’Arma dei Carabinieri è una delle forze dell’ordine più famose al mondo, nata molto prima dell’Unità d’Italia, fu coinvolta in numerose operazioni militari prima di subire vari cambiamenti politico/sociali.

Dal 2000 l’arma è nell’Esercito, controllato dal Ministero della Difesa, ma non è più supportato dall’Esercito (in precedenza era definito come prima arma dell’Esercito), ma ha acquisito uno statuto autonomo nelle Forze Armate italiane. Giocando un ruolo molto importante nella storia del nostro Paese, nel 2014 la Zecca Italiana ha reso omaggio al 200° anniversario dell’arma con una moneta commemorativa del valore di 2 euro. Una faccia di questa moneta presenta tutte le caratteristiche tipiche di una moneta da 2 euro, come il disegno e la denominazione europea, mentre sull’altra faccia è incisa l’immagine della scultura “Pattuglia dei Carabinieri alla Tormenta” di Antonio Berti. 1973 Oggi a Roma, nei giardini di Sant’Andrea al Quirinale, fatta eccezione per i due anni 1814 e 2014, anno di nascita dell’arma e anno di conio della moneta.

LDS è piccola, le iniziali della creatrice del design Luciana De Simoni.

Come tutti i due euro, la moneta ha delle stelle intorno, ad eccezione di “RI”, acronimo di Repubblica Italiana.

Quanto vale?

È un “pezzo” molto importante nella collezione di ogni audiofilo, infatti è stato venduto e comprato per la prima volta in un’asta online: questo significa anche che non è un esempio raro, ma è molto sviluppato, motivo per cui è ancora facile girare su. Infatti le monete in questione originariamente erano costituite da 20.000 fior di conio Brillanti, oggi sono relativamente facili da reperire, in buone condizioni, al prezzo di 5-6 euro, e per tutti gli esemplari “circolanti”, quindi marcati segni di usura, con valore nominale di 2 euro.

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