“Tengono testa” con sempre maggior frequenza i vari limiti relativi ai contanti, vero e proprio “cruccio” nonchè argomento che nel corso degli anni diventerà sempre più centrale anche della politica, visto i numerosi cambiamenti sociali ed economici all’orizzonte, che in realtà risultano essere già iniziati: i governi europei, nonchè anche quelli italiani degli ultimi decenni hanno infatti deciso di regolarizzare e gestire in modo più diretto le transazioni monetarie ma anche gli strumenti come i conti corrente, i libretti postali, e qualsiasi altra forma di strumento adibito alla “conservazione” ed alla gestione dei soldi. I limiti riguardano quindi anche il Conto in Banca.
Conto in banca, ecco perché non devi superare i €5000: “attenzione”
Chi ha il conto in banca infatti deve “sottostare” ai vari limiti e vincoli inerenti al contante ma anche ai bonifici: se per questi ultimi non vi sono problemi per quelli realizzati tra i paesi che fanno parte dell’area SEPA, la situazione è differente per quelli ricevuti dai paesi extra Europei che devono essere preventivamente dichiarati.
Se la giacenza media di un conto corrente o qualsiasi altra forma di strumento analogo (come i già citati libretti postali, o libretti di risparmio) è pari o maggiore di €5000 euro in automatico scatta l’imposta sul bollo, che è pari a un importo annuo pari a:
- 34,20 euro se il titolare del conto è una persona fisica, quindi i privati e le ditte individuali
- 100,00 euro per le imprese ed aziende
Si tratta di una “tassa” che si applica per l’appunto non sulla giacenza effettiva ma su quella media: questa può essere richiesta direttamente alla banca o alle Poste di turno, e nella maggior parte dei casi viene pagata “in automatico”, scalandola dal conto/libretto.
I liberi professionisti che non la pagano rischiano ad una multa variabile, pari al 100% al 500% dell’imposta effettiva, a seconda della tempistica e della giacenza media effettiva rilevata.