Le lampadine che consumano tantissimo sono quelle classiche, conosciute come le lampadine a incandescenza. Nonostante le varie offerte sortite da supermercati e negozi di elettronica queste lampadine fanno fatica a essere dimenticate. E pensare che le nuove lampadine, in particolare quelle ultime a LED, permettono un risparmio notevole in termini di energia elettrica che si riflette in maniera eclatante sulle bollette.
Come funzionano le lampadine a incandescenza? Funzionano proprio con il principio dell’incandescenza che prevede l’irraggiamento di particelle, denominate fotoni, le quali sono in grado di surriscaldare il filo metallico posto nel mezzo della lampadina. Questo funzionamento però non è efficace in termini di illuminazione elettrica perché consumano senza dare un pari apporto energetico. Si è calcolato, infatti, che questo tipo di lampadine convergono il 5% della luce mentre il restante viene convertita in calore.
Le ultime lampadine a LED, invece, ha una conversione molto più interessante ed è per questo motivo che l’intera comunità mondiale ha lanciato un piano di sostituzione a partire dal 2009. Tale sostituzione andrà in favore della lampadine fluorescenti e quelle a LED. Quindi dobbiamo prepararci a non trovare più le lampadine classiche negli scaffali dei negozi.
Attenzione a queste lampadine
Abbiamo già sottolineato la differenza di efficienza dalle lampadine classiche a incandescenza e quelle fluorescenti o al LED. Ma quali tra queste ultime due sono ancora più convenienti in termini di risparmio energetico? Vincono le lampadine al LED con un risparmio superiore al 70%-80% dipende dal modello.
Il vantaggio si ritrova nella velocità di accensione. Mentre le lampadine classiche richiedono del tempo per scaldarsi e quindi per accendersi in tutta la loro potenzialità queste al LED lo fanno all’istante. Ciò permette un minore consumo e una minore dispersione di energia. Per questo motivo sono collegate ai nuovi dispositivi di domotica che permettono l’accensione con la sola impostazione della voce o di un gesto.
Le lampadine a fluorescenza, a differenza di quelle a LED, hanno un risparmio rispetto alle classiche del 50%-60%. Ma c’è molta differenza tra i vari produttori. Queste lampadine, infatti, si identificano in base alla classe energetica di appartenenza che varia da A a G. Ovviamente quella di classe A è la migliore presente sul mercato.
A loro sfavore hanno un maggiore tempo di accensione e la particolarità di contenere mercurio, un materiale difficile da smaltire e da recuperare. Quindi se vogliamo rapportarli in termini ecologici possiamo dire che vince su tutti i fronti la lampadina a LED. Questa tipologie di lampadine però è anche la più costosa e quindi si spiega la difficoltà nel cambio generazionale.
Nell’acquisto di tali prodotti bisogna quindi fare molta attenzione alla casa produttrice. Quando si acquistano delle lampadine a LED a basso prezzo bisogna percepire in automatico che c’è qualcosa che stona. Ciò può essere dovuta a una classe energetica bassa ma di solito quando si spendono uno o due euro significa che oltre ad avere una classe energetica infima, la lampadina ha anche una bassa durata e quindi non conviene acquistarla. Possiamo fare un acquisto programmato così da non dover sostituire tutti insieme i componenti.