Il Conto in banca costituisce al giorno d’oggi il principale strumento di risparmio legato al contesto legato ai cittadini comuni: rispetto al passato la gestione di un conto infatti risulta essere decisamente più agevole ed naturale, grazie all’implementazione delle nuove tecnologie, che permettono di essere utilizzate in modo autonomo attraverso gli smartphone, ad esempio. Grazie alla digitalizzazione svariate tipologie di conti bancari risultano essere a “costo zero” per quanto riguarda la tariffazione. Ma quanti soldi è possibile tenere in banca?
Conto in banca: quanti soldi posso tenere in banca? “Attenzione”
Se esistono varie limitazioni in merito all’utilizzo del denaro, ad esempio nell’ambito dei prelievi, non esiste un vero e proprio limite da questo punto di vista: non vi è una vera e propria soglia sia per quanto riguarda i versamenti oppure la quantità di denaro che possibile mantenere in banca. Trattandosi di uno strumento avanzato e telematico, gli stati non hanno problemi ad “avere visione” su quanti soldi conserviamo sul nostro conto corrente.
Tuttavia può essere utile riconsiderare la cosa sotto un altro punto di vista, ossia conviene realmente mantenere numerose quantità di denaro sul nostro conto? Tendenzialmente la risposta è no per vari motivi.
- Perdita del potere d’acquisto graduale con il tempo, a causa dell’inflazione – In generale tenere fermi i propri risparmi costituisce uno dei modi per sviluppare la stagnazione che tra gli aspetti negativi ha proprio la tendenza a ridurre il potere d’acquisto. Se abbiamo cospicui risparmi può essere conveniente spostarli su un conto deposito, oppure usufruire di libretti postali o buoni fruttiferi.
- Instabilità della banca – Anche se lo stato Italiano fa da garante in caso di instabilità per tutti gli importi fino a 100 mila euro.
- Pignoramento – Maggiori sono le quantità di denaro fisse sul nostro conto in banca e maggiori andranno ad essere gli importi pignorati.
- Costi vari – Esistono dei costi legati al mantenimento dei propri risparmi sul conto, uno su tutti l’imposta di bollo che è di 34,20 euro all’anno per i privati e 100 euro per le imprese, a fronte di una giacenza media minima di 5000 euro.