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Conto in banca, ecco cosa succede se superi questo limite

di Vincenzo Galletta

Le varie forme di crisi, sopratutto quelle economiche, hanno gradualmente ridotto la fiducia dei risparmiatori nei confronti di istituzioni e tutti gli organi collegati, come le banche. Tuttavia anche grazie allo sviluppo telematico, il conto in banca è sempre uno dei modi più utilizzati e “convenienti” per conservare, gestire ed utilizzare il nostro denaro, che sta diventando sempre meno legato ad un contesto tradizionale e più correlato a quello elettronico. Questo ha portato allo sviluppo di nuovi concetti finanziari ma anche numerose limitazioni.

Regolamentazioni bancarie

Anche all’interno di un sistema sovranazionale come l’Unione Europea, quest’ultima entità lascia una certa autonomia dal punto di vista finanziario ai singoli stati, permettendo di essere relativamente liberi nel promulgare leggi sulle banche, e sugli eventuali limiti. Il conto in banca ad oggi è cambiato concettualmente poco nel suo funzionamento base, mentre è decisamente mutata la fruizione dei servizi relativi. Ad oggi infatti grazie a smartphone e computer è decisamente più semplice utilizzare un conto in banca.

Conto in banca, ecco cosa succede se superi questo limite

Se esistono dei limiti piuttosto precisi per quanto riguarda i prelievi giornalieri e mensili (i primi sono gestiti e decisi dalle singole banche, per il secondo caso pur non essendoci una soglia effettiva, esiste una “virtuale” pari a 10 mila euro prelevabili al mese per evitare di incorrere in controlli legati all’utilizzo del contante), la situazione è diversa in relazione ai limiti legati al conto. Esiste ad esempio il limite legato alla giacenza media che se è superiore di 5000 euro su base annua, porta al pagamento di una imposta di bollo dal valore di 34,20 euro per i privati e 100 euro per i contanti.

Tutte le banche che operano nel nostro paese inoltre sono protette da una sorta di “garanzia”, sviluppata dal Fondo Interbancario a Tutela dei depositi, che funge da garante nel caso di fallimenti di banche fino a importi pari 100 mila euro.

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