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Trova le 100 lire con Minerva e sei ricco: ecco il valore pazzesco

di Vincenzo Galletta

Trova una versione specifica delle 100 Lire con Minerva e sei ricco. Esiste una moneta delle vecchie lire che ha un valore pazzesco. In stato fior di conio può raggiungere la valutazione di 100.000 Euro! Si tratta di una valutazione pazzesca che è riservata a pochissime monete nel mondo del collezionismo numismatico.

La ragione è presto detta: si tratta di una moneta rarissima nonostante la 100 Lire con la dea Minerva sia una delle monete più comuni e più diffuse nella storia d’Italia. Sono in effetti state un simbolo della circolazione monetaria del nostro paese per moltissimi anni, dalla sua emissione fino al ritiro definitivo del 2002 e l’arrivo dell’Euro. Scopriamo insieme qualcosa in più.

Trova le 100 lire con Minerva e sei ricco

Le 100 lire con Minerva che ti rendono ricco sono le 100 Lire di prova del 1954. Si tratta di una moneta che per buona parte delle sue caratteristiche è del tutto identica alla 100 Lire che per decenni gli italiani sono stati abituati a a maneggiare e spendere.

La dea della sapienza, all’inpiedi sul verso della moneta, si regge ad un’asta e ad un alberello d’ulivo radicato nel terreno, la cui linea costituisce l’esergo sotto il quale si trova il millesimo di conio. Alla sinistra dell’albero il valore nominale della moneta, alla destra della dea il monogramma della zecca di Roma (R).
Il dritto è caratterizzato da un profilo maschile con corona d’alloro e dalla scritta “Repubblica Italiana” nei due archi laterali, nonché dal nome dell’autore Romagnoli.

La 100 Lire con Minerva di prova del 1954 si contraddistingue per la presenza di questo specifico millesimo sotto l’esergo e per la scritta “prova” in basso a destra sul verso dov’è rappresentata la dea della sapienza.

100 lire con Minerva: il valore pazzesco

La moneta da 100 Lire con Minerva di prova del 1954 ha questo valore pazzesco di 100 mila euro per delle motivazioni abbastanza precise. La prima è che la moneta non venne mai immessa in circolazione. Zecca di Stato e dipartimento del Tesoro non la lasciarono mai “andare in giro”, si riservarono di farlo solo con la versione definitiva dell’anno successivo e, poi, con tutte le altre.

Questo ha reso la moneta fin da subito pressoché introvabile. L’altra motivazione è che il numero di esemplari, bassissimo, non è definito. Non si sa con preciso quante monete di prova siano state coniate e se qualcuna possa essere sfuggita al controllo delle autorità per un passaggio sottobanco o, semplicemente, perché si è persa. Fatto sta che quando ne emerge qualcuna nelle aste, la 100 Lire con Minerva di prova del 1954 fa sempre parlare di sé.

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