Il concetto di Bonus ha reso la popolazione italiana quasi “abituata” a questa forma di agevolazione, che negli ultimi anni ha fatto parte di una strategia politica decisamente vantaggiosa: rispetto a metodologie più stringenti e “fisse” tra le forme di aiuto ed assistenza. I bonus infatti spesso sono concepiti per avere funzione in relazione ad un tempo limitato oppure finchè le risorse adibite non sono terminate: il Bonus Vacanze ha rappresentato qualcosa che inizialmente è stato percepito come “strano” anche a causa delle tempistiche.
Agevolazione vacanziera
La nascita del Bonus Vacanze infatti risale al 2020, a pochi mesi dall’inizio dell’epidemia di Covid: sviluppata e concepita come parte del Decreto Aiuti da parte del Governo Conte I, ha rappresentato una forma concreta di agevolazione sostanzialmente è un contributo economico per le famiglie che trascorrono le vacanze in Italia, erogato in via esclusivamente digitale attraverso l’applicazione della Pubblica Amministrazione sotto forma di voucher, utilizzabile per l’acquisto di prenotazioni e ticket legate al contesto “vacanziero”. Questo bonus ha avuto il preciso scopo di alleggerire la spesa dei cittadini con un ISEE al di sotto di una soglia precisa (40.000 euro) ma anche di favorire le categorie dei professionisti delle località balneari. L’importo massimo di questo bonus era di 500 euro. Il Bonus Vacanze sotto questa forma è stato disponibile fino al 31 dicembre 2021.
Bonus vacanze 2022, ecco cosa fare per richiederlo: la guida
Con l’insediamento del Governo Draghi questa forma di agevolazione non è stata prorogata: è possibile tuttavia trovare più di qualche agevolazione decisamente utile per alleggerire le spese delle vacanze attraverso la Carta Nazionale Giovani, una forma di carta prepagata ottenibile per tutti i giovani under 36, attraverso il sito ufficiale. Questa opera con l’app IO della Pubblica Amministrazione e permette di usufruire di una serie di codici sconto che possono ridurre la spesa di un ticket o una prenotazione vacanziera sia in Italia che all’estero fino al 50 %.