Già le antiche civiltà, sopratutto quelle di cultura indoeuropea hanno adottato rapidamente la tradizione di porre volti sulle monete, oltre ad altre raffigurazioni generiche. Questi volti solitamente erano quelli di sovrani, imperatori oppure personaggi di grande spicco. La tradizione resiste ancora oggi, e viene utilizzata per rendere riconoscibile una specifica emissione ed associarla ad uno stato in particolare. Anche con l’euro quest’abitudine resiste, sopratutto sulle monete da “valore nominale” più alto, come quelle da 1 e 2 euro. Non a caso, il nostro paese ha optato fin dall’inizio per una raffigurazione inconfondibile, rappresentata dal volto di profilo di Dante Aligheri.
Quanto valgono questi 2 euro con Dante? Ecco la rivelazione shock
Il viso del Sommo Poeta infatti capeggia su tutte le monete standard da 2 euro realizzate dalla Zecca di Roma, raffigurazione che non è stata modificata in 20 anni. Il volto di Dante Alighieri infatti è per forza di cose estremamente diffuso, e questo rende l’emissione, in genere, per nulla rara. Tuttavia nel 2019 sono state coniate meno monete rispetto al solito e questo fattore ha contribuito a renderle sensibilmente più rare e remunerative, se in condizioni particolarmente buone. Il valore massimo per una moneta da 2 euro con Dante è di 10 euro, ma solo in condizioni paragonabili al nuovo.
La Zecca ha sviluppato un’altra emissione da 2 euro con il volto dell’autore della Divina Commedia: trattasi della moneta realizzata in tiratura limitata (ma comunque cospicua) che omaggia il 750° anniversario dalla sua nascita. Questa emissione è stata coniata principalmente per i collezionisti, attraverso un sistema di vendita messo a disposizione dall’Istituto Poligrafico e Zecca di stato nel 2015, proprio per omaggiare la nascita di Dante. Una confezione speciale, contenente due di queste monete, è stata disponibile alla vendita attraverso il sito della Zecca per alcuni mesi al prezzo di 18 euro. Nel mercato dell’usato la stessa confezione viene oggi valutata circa il doppio.