Hai un terreno abbandonato e vuoi capire come sfruttarlo per arricchirsi? Stai pensando di acquisirne uno che hai adocchiato ma non sai come fare? In questo articolo proveremo a dare qualche spunto di riflessione su questa forma di investimento che sempre più spesso viene valutata dalle persone.
Le forme di sfruttamento di un terreno abbandonato differiscono in base a fattori molteplici. La posizione, le sue caratteristiche, l’edificabilità sono tutti vincoli ai quali dovrai pensare. Oltre alla tua capacità di investimento, ovviamente, che pure è la base dalla quale partire. Andiamo ad approfondire come ottenere e come sfruttare un terreno abbandonato.
Terreno abbandonato: come fare ad averlo
Se sei già proprietario di un terreno abbandonato, ti consigliamo di passare al paragrafo successivo. Per ottenerne uno invece ci sono diversi metodi. Se avete somme grosse da investire e potete acquistarlo, si tratta sicuramente del metodo più sicuro e diretto, anche se a volte potrebbe volerci del tempo. Potrebbe infatti interessarvi un terreno non in vendita, del quale non si sa granché. In questi casi è necessario rimboccarsi le maniche, e andare al catasto, oppure spargere la voce tra i proprietari dei terreni vicini che potrebbero conoscere i proprietari. A volte questi terreni vengono abbandonati da persone che si trasferiscono lontane, all’estero, e le pratiche di acquisto possono essere lunghe.
In questo ultimo caso la possibilità dell’usucapione si fa più concreta. Quest’ultimo è un istituto del diritto che vi consente di diventare a tutti gli effetti i proprietari se vi comportate nei confronti del terreno come se foste davvero i proprietari, curandolo e mettendolo a frutto, e se nessuno per 20 anni ne rivendica diritto e proprietà. Si tratta di un meccanismo rischioso ma applicabile là dove si conosce il fatto che il terreno è ormai già abbandonato da decenni: chi non lo ha rivendicato per 20 anni, probabilmente non lo farà per i prossimi venti.
Se possedete una certa disponibilità economica e non volete acquistare, oppure avete rendite costanti da poter reinvestire, potreste valutare la formula dell’affitto, che generalmente è molto economica in relazione ai terreni abbandonati. In questo caso, o in quello dell’usufrutto, serve aggiungere le spese di registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate.
Terreno abbandonato: come sfruttarlo e arricchirsi
Arricchirsi non è impossibile: servono ovviamente un po’ di spirito imprenditoriale e la capacità di valutare la formula migliore per il terreno che avete a disposizione. Una delle prime possibilità che vengono in mente è sicuramente legata agli investimenti agricoli. Oggi questo tipo di investimento è più a rischio del passato, per la siccità che ormai incombe quasi ogni estate e le risorse d’acqua che iniziano a scarseggiare. Valutatela bene. Un terreno all’interno della città che potrebbe non richiedere troppa acqua può essere diviso in lotti da destinare agli orti urbani. Ci sono tante associazioni e tanti singoli che si occupano di questa forma di coltivazione domestica e potreste valutarla.
L’altra strada che si apre davanti a voi se avete un terreno urbano è quella di provare a lanciare una attività legata al mondo dello sport. Costruire campetti di padel o di calcetto sicuramente attirerà persone e ricavi, ma dovrete anche costruire delle strutture adeguate, comprensive di spogliatoi, docce riscaldate e un impianto di illuminazione per le ore serali e pomeridiane invernali.
Terreni situati invece in periferia, o in campagna o ancora tra le montagne, potrebbero essere destinate a forme di allevamento non troppo invasive e remunerative, come l’apicoltura o l’allevamento di lumache. In questo caso dovrete poi pensare ad una rete di vendita del miele o ad una distribuzione dei prodotti nel mondo della ristorazione. Sono poi sempre più frequentate le fattorie tematiche e didattiche, e i santuari di salvataggio degli animali da fattoria e selvatici.