Lo sviluppo delle prime forme di economia ha rappresentato un tassello fondamentale per quello delle prime forme di villaggi e città: se anticamente gli scambi commerciali erano resi possibili attraverso il baratto, ossia lo scambio tra risorse puro e semplice, con la scoperta di risorse come pietre e metalli preziosi la situazione è cambiata radicalmente: in particolare grazie alle tecniche di raffinazione di oro e argento sono state concepite le prime forme di monete di valore ma anche gioielli e altre forme di beni. Per stessa conformazione fisica del metallo, l’oro si presta ad essere riutilizzato essendo il più duttile dei metalli “fisici”, ed è per questo che anche il mercato dell’usato è fortemente influenzato dalla disponibilità e dalle richieste.
Rivelazione shock: “ecco quanto vale l’oro usato oggi”. Pazzesco
Anche se la quasi totalità delle nazioni ha abbandonato standard economici basati sull’oro (come il sistema aureo) questo metallo resta di assoluta importanza in tutti gli ambiti economici. L’oro infatti viene accettato in praticamente qualsiasi contesto, data la forte richiesta di beni rifugio, ossia risorse che non perdono valore in modo improvviso come ad esempio le criptovalute.
L’oro usato ha un mercato florido, che diventa ancora più importante durante i periodi di crisi economica, come accaduto nella prima decade del 21° secolo: non a caso anche nel nostro paese i numerosi luoghi dove è possibile vendere i propri oggetti d’oro hanno iniziato a proliferare. L’oro usato non ha una definizione “effettiva” ma nel nostro paese si fa spesso riferimento a quello a 18 carati in quanto risulta essere la purezza più comune utilizzata per la realizzazione di gioielli. Esattamente come altre forme di questo metallo, anche quello usato ha un valore variabile a seconda delle condizioni del mercato: di recente la valutazione di un grammo di oro usato è tornata ad avvicinarsi a quella di 40 euro al grammo: molti compro oro valutano la medesima quantità di oro a 18 carati tra i 39,40 euro e 39,90 euro.
