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Conto in banca, ecco come proteggersi dalle truffe: “attenzione”

di Vincenzo Galletta

Avere un conto in banca oggi è considerato qualcosa di assolutamente normale, in quanto l’utilizzo di questo strumento ha trovato una cospicua diffusione sopratutto a partire dalla seconda metà del 20° secolo, e una seconda volta, dall’inizio di quello attuale. Grazie ai contesti telematici sempre più diversificati e diffusi anche grazie al web, molte banche offrono un conto a costo zero o comunque a prezzi molto convenienti, oltre alle diverse possibilità di sfruttare tutti gli strumenti direttamente dal proprio smartphone. Ma proprio questa grande duttilità e diffusione espone una considerevole percentuale di utilizzatori a diversi rischi, come le truffe online.

Conto in banca, ecco come proteggersi dalle truffe: “attenzione”

Proteggersi dalle truffe online richiede prima di tutto una conoscenza sufficiente del proprio conto, e sopratutto bisogna ricordarsi che quasi ogni forma di conto corrente moderno è sufficientemente sicuro da non permettere l’accesso agli sconosciuti se non siamo noi a “permetterlo”. Proprio per questo molte truffe sono concepite proprio attraverso il sistema del phishing, una forma di raggiro che convince la vittima a fornire spontaneamente i dati personali in un particolare indirizzo che “finge” di essere uno affidabile.

Molti consigli fanno parte del buon senso anche se è sempre bene ricordarli: cambiare spesso le proprie password, magari scegliendo per combinazioni di caratteri, lettere e numeri più complessi possibili, avendo l’accortenza di non divulgare mai informazioni personali a nessuno.

Importante anche tenere gli occhi aperti in merito ad eventuali messaggi, sms, email o notifiche che possono avere l’aspetto di un messaggio autentico da parte della nostra banca o anche dall‘INPS o Poste Italiane, ma in tutti i casi si tratta di messaggi che hanno l’unico scopo di “rubare” i nostri dati personali attraverso messaggi solitamente “allarmisti” (conto bloccato o con problemi, vincite o documentazioni scadute).  Insomma, l’importante è non fidarsi, anche perchè le varie banche ed enti non fanno mai uso di questi messaggi per segnalare anomalie.

Importante anche attivare il sistema delle notifiche dalla nostra app bancaria, così in caso di pagamenti non intenzionali, possiamo accorgercene subito.

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