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Agenzia delle entrate, se ricevi questa mail non aprirla: “attenzione”

di Vincenzo Galletta

Se ricevi una mail dalla Agenzia delle Entrate, potresti non doverla aprire, e comunque fare enorme attenzione. Sono infatti molto numerose le truffe via mail che utilizzano il nome dell’Agenzia delle Entrate e la sensazione di urgenza che si genera in chi la riceve per approfittare e carpire fraudolentemente dati personali che mettono a rischio la tua privacy e il tuo denaro.

Questa tecnica di frode, chiamata phishing, viene utilizzata anche con altri enti, ma in questo articolo ci dedicheremo specificamente alle mail che arrivano con la dicitura Agenzia delle Entrate, e a come fare per evitare di cadere nelle truffe di questo tipo. In relazione all’Agenzia delle Entrate, infatti, le occasioni sono più frequenti: si pensi a tutti i pagamenti che gestisce l’Agenzia per immaginare quanto numerose siano le opportunità di truffa.

Se ricevi questa mail della Agenzia delle Entrate, non aprirla!

La mail in questione riguarda l’ultima segnalazione certifica dall’Agenzia delle Entrate e dalla sua sezione Focus Phishing, che raccoglie tutte le segnalazioni di truffe di questo tipo. AdE stavolta segnala anche l’indirizzo mittente: si tratta di ricevuta_pagaonline@agenziariscossione.gov.it, un indirizzo non riconducibile all’Agenzia nonostante la somiglianza alle sue mail ufficiali. La comunicazione che arriva da questo indirizzo non è reale.

All’interno del testo della mail compaiono informazioni relativa ad una ricevuta di pagamento dell’Agenzia delle Entrate, con il numero della relativa transazione, per la verifica della quale si viene invitati a cliccare su di un link oppure ad accedere ad un allegato. È facile immaginare che se siete persone che effettuano operazioni frequenti con l’Agenzia delle Entrate, specialmente online, è molto facile andare in confusione e aprire il link o l’allegato in questione.

Entrambi questi ultimi sono però molto pericolosi. Nel primo caso si viene indirizzati ad una pagina finta, ma molto simile, del sito dell’Agenzia nella quale si dovranno inserire i propri dati personali, che a quel punto saranno a disposizione dei truffatori. Gli allegati invece installano dei virus ransomware che consentono ai malintenzionati di accedere a tutte le informazioni presenti nel vostro computer.

Come difendersi dalle truffe via mail

Le migliori armi per difendersi da questo tipo di truffa sono la massima conoscenza degli strumenti di comunicazione informatica e la presenza di spirito. Se mantenete la calma di fronte a comunicazioni di questo tipo, infatti, sarete in grado di riconoscere abbastanza rapidamente dei segnali della pericolosità della comunicazione.

Tra questi innanzitutto un indirizzo email differente da quelli ufficiali, ma soprattutto una lingua italiana approssimativa con forme di costruzione del periodo inusuali. Anche la semplice presenza di “Caro” al posto di “Egregio” in una comunicazione formale può destare sospetti. Tenere a portata di mano le ricevute ufficiali dell’Agenzia vi porterà ad un raffronto rapido con quella inserita nella mail.

La presenza di link e allegati è sempre sospetta: non vengono mai utilizzati dall’Agenzia. Per questo è bene poi usare altri canali, come la login ufficiale del sito, per accedere al proprio profilo per una ulteriore verifica. Se avete ancora dubbi, contattate l’assistenza telefonica e chiedete verifica della comunicazione. Se siete di fronte ad una frode, segnalatela all’Agenzia e alla Polizia Postale.

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