Abbiamo già affrontato il “delicato” tema degli investimenti, parlando ad esempio dei BTP, ossia i buoni del tesoro più comuni, messi a disposizione dello stato da oramai molti anni, e rinnovati con una certa frequenza. Se conservare denaro è indubbiamente un’idea saggia, saperlo investire è ancora più importante. Non a caso molti decidono di investire i propri risparmi in imprese, immobili o terreni, che danno per forza di cose l’impressione di essere più affidabili, ma non è sempre così, e il problema dettato dalle varie forme di terreno abbandonato che sono molto presenti in una realtà come la nostra, ne sono l’esempio.
Fai soldi con un terreno abbandonato: ecco come. “Pazzesco”
L’abbandono di un terreno, anche se un tempo florido, può essere dettato da una sequela di condizioni e fattori, che non sempre sono dipendenti dalle abilità del proprietario. Ma in alcuni casi un terreno oramai non più utilizzato e dismesso può garantire un concreto guadagno, attraverso un nuovo investimento, anche di natura non così dispendiosa.
E’ importante esaminare la condizione “legale” del terreno, che può essere completamente abbandonato, ossia non più in possesso di un proprietario oppure può essere ancora di qualcuno. Nel primo caso bisogna mettersi in contatto con il comune di appartenenza per definire le possibilità di un utilizzo. In molti casi è possibile utilizzare un terreno abbandonato a titolo gratuito, se non viene reclamato entro un determinato lasso di tempo (tra i 10 ed i 20 anni), questo diventa automaticamente nostro per diritto di usucapione.
C’è da valutare anche l’utilizzo che si può fare di un terreno, che può essere orientato alla coltivazione o allevamento oppure adibirlo all’utilizzo sportivo, ad esempio convertendolo a campo da calcetto o padel.
Particolarmente in voga l’allevamento di api da miele, ma anche lumache e lombrichi, oltre ad una serie di prodotti che appartengono a nicchie remunerative come lavanda, zafferano, bacche di goji, bambù. Per comprendere le potenzialità di un terreno è essenziale l’operato di un agronomo.