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Agenzia delle entrate: chi paga più tasse a settembre? Ecco la risposta, pazzesco

di Vincenzo Galletta

L’Agenzia delle Entrate costituisce il principale “organo” dello stato adibito al calcolo e sopratutto alla riscossione delle imposte, ossia le tasse, che sono indispensabili per la stragrande maggioranza rappresenta il tributo elargito dai cittadini nei confronti dello stato. Il nostro paese è purtroppo famoso per diverse tematiche legate al sistema delle tasse, che evidenzia un grande squilibrio tra le classi sociali, in quanto in molte situazioni le classi meno abbienti sono portate a pagare di più in proporzione. L’Italia è anche la nazione europea che “agisce” più spesso nei confronti dell’ordinamento delle imposte, ossia provvede con una certa frequenza a modificare le tasse, soprattutto in vista degli eventi politici e sociali. Chi pagherà più o meno tasse a settembre?

Imposte necessarie

Settembre è spesso un mese non positivissimo per chi è tenuto a saldare più tasse, perchè costituisce l’inizio dell’ultimo quadrimestre dell’anno. Per quanto riguarda il 2022, il pur dimissionario Governo Draghi ha già sviluppato diverse agevolazioni, come l’esonero contributivo pari allo 0,8 %, che già è percepibile per il lavoratori dipendenti che hanno un reddito lavorativo non superiore a 35 mila euro. Questa decisione è stata presa in corrispondenza con l’inizio della crisi dettata dalla guerra in Ucraina che a sua volta ha accellerato l’inflazione e la crisi energetica.

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Ad aprile sicuramente alcune categorie potranno percepire lievi aumenti in busta paga, oltre al già citato 0,8 % dovrebbe configurarsi un aumento di un ulteriore 1,2 % dovuto al taglio del cuneo fiscale, ossia una riduzione delle imposte (dirette, indirette, contributi previdenziali) che impattano sul costo del lavoro.

Secondo le proiezioni questo taglio sarebbe influente per tutte le categorie di lavoratori fino a 35 mila euro annui di reddito, con un effetto che si sviluppa a partire dalle mensilità di settembre 2022 e che proseguirà fino alla fine dell’anno.

Secondo l’UIL, il “risparmio” sarebbe di pochi euro in più al mese da qui a dicembre, ma il tutto deve essere ancora confermato.

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