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Nuova truffa Agenzia delle Entrate: ecco come riconoscerla

di Vincenzo Galletta

Mai realmente “amata” ma “necessaria”, l’Agenzia delle Entrate è un ente statale che svolge una funzione fondamentale per l’ordinamento del nostro paese, essendo legata ai servizi tributari dello stato, in sostanza, le tasse. Si tratta di qualcosa che più o meno tende ad “accomunarci  tutti” anche se l’Agenzia delle Entrate si occupa anche di altri servizi, ad esempio quelli legati al catasto, e in maniera analoga a quanto adempiuto dall’INPS, anche questo ente da qualche anno permette l’accesso alle proprie pratiche personali senza necessariamente recarsi negli uffici, ossia una profonda opera di rinnovamento digitale, che ovviamente ha portato alla nascita più di qualche truffa.

Nuova truffa Agenzia delle Entrate: ecco come riconoscerla

Infatti trattandosi di un ente dalla grande influenza anche “culturale”, l’Agenzia delle Entrate o meglio, questa nomenclatura, è stata utilizzata per rendere “credibili” diverse forme di raggiro telematico, soprattutto attraverso l’azione denominata phishing, ossia una tipologia di truffa che utilizza un aspetto caratteristico e formale di enti e banche per convincere le “vittime” ad elargire i dati personali.

Solitamente le truffe di questo tipo presentano un testo del messaggio che imita una comunicazione, in questo caso da parte dell’Agenzia delle Entrate, quindi può contenere dettagli anche precisi in merito a pratiche, tasse non pagate e quant’altro, tutto pur di portare la vittima a preoccuparsi e quindi seguire il testo del messaggio che non è ovviamente sviluppato dal vero ente.

Spesso queste mail e comunicazioni presentano una email simile a quella “vera”, ad esempio ricevuta_pagaonline@agenziariscossione.gov.it. ma l’ente continua a ribadire che qualsiasi forma di comunicazione tramite email, soprattutto se di stampo “allarmistico” non va assolutamente seguita o aperta, in quanto questo può provocare una perdita dei propri dati.

In molti casi questi messaggi sono di natura “generica” (spesso iniziano con un Gentile Cliente) oppure contengono errori grammaticali anche evidenti.

La “vera” Agenzia delle Entrate non fa uso di queste comunicazioni, come ribadito anche ufficialmente, quindi ogni messaggio di questo tipo va eliminato immediatamente.

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