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Un terreno abbandonato può farti diventare ricco: ecco come

di Vincenzo Galletta

Se possiedi un terreno abbandonato, devi essere consapevole che può farti diventare ricco. Una proprietà del genere oggi è una fortuna anche se molti ancora la ritengono un peso. Servono un po’ di spirito imprenditoriale e la capacità di scegliere la migliore attività in base alla natura dei luoghi.

Non sottovalutare le potenzialità di un terreno abbandonato: la ricerca di questi spazi è ancora molto importante per molte attività. E soprattutto non perderlo di vista: se non vuoi sfruttarlo, rischi di perderlo per usucapione. Piuttosto valuta una vendita rapida e fruttuosa. In questo articolo ti diamo alcuni spunti.

Come guadagnare da un terreno abbandonato

Fatte le dovute premesse di conoscenza del terreno in questione, in particolare riguardo a caratteristiche come natura del terreno, sua edificabilità, presenza di allacciamenti di fonti di luce, acqua e gas, nonché accesso sia pedonale che per mezzi a ruote, devi sapere che sfruttare a pieno un terreno abbandonato non è poi così complicato.

È possibile distinguere almeno tre tipologie di sfruttamento cui puoi dar vita: agricolo, d’allevamento oppure strutture e attività ricreative. Nello sfruttamento agricolo si fanno rientrare generalmente tutti i tipi di coltivazione. Più fruttifere dal punto di vista economico vengono oggi ritenute quelle dedicate alle erbe officinali e alle spezie. Forma diverso di questo sfruttamento è la divisione in lotti per orti urbani.

Se hai una passione per gli animali potresti pensare alla creazione di una fattoria didattica. Se invece vuoi dedicarti alla produzione di prodotti per l’alimentazione, l’apicoltura, l’allevamento di lumache o i prodotti caseari sono quelli più facili da distribuire e vendere sia alla ristorazione che al dettaglio. Tra le attività ricreative di maggior impatto economico ci sono sicuramente i campetti di padel, in larga ascesa, che quelli di calcetto, sempre molto frequentati.

Come vendere bene un terreno abbandonato

Se hai deciso di far fruttare il tuo terreno attraverso la vendita, e quindi l’acquisizione di un capitale in denaro a fronte della cessione dello stesso, è bene che tu sappia che ci sono delle cose da fare affinché il terreno possa fruttare qualcosa in più. Partendo dall’aspetto pratico, un terreno pulito e pronto per l’uso sarà sicuramente più gradito e spunterà un’offerta migliore rispetto ad un terreno incolto in palese stato d’abbandono. Se puoi, quindi, torna a vivere e a pulire il terreno prima della vendita (e chissà che non ci ripensi, ndr).

Dal punto di vista burocratico invece servono una serie di documenti da tenere pronti allo scopo. Parliamo innanzitutto di una visura ipocatastale completa che fornisca descrizione completa di eventuali passaggi di proprietà, mutui, ipoteche o pignoramenti o diritti passivi di terzi (servitù) registrati negli ultimi 20 anni. Permetterà anche di verificare dati del proprietario e dati tecnici del bene.

Per i fabbricati occorre poi la planimetria catastale, mentre per i terreni serve l’estratto di mappa. Si ottengono presso l’Agenzia del Territorio e sono una mappa disegno dell’immobile interessato generalmente in scala 1:200 e in formato A4 o A3. Servono a definire lo stato dei luoghi e le suddivisioni dell’area. Consentono di verificare la correttezza dei dati tecnici all’Agenzia del Territorio e la conformità dei luoghi allo stato di fatto.

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