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Busta paga, tenete sempre sotto controllo queste voci: ecco perché

di Vincenzo Galletta

Nella busta paga sono presenti numerose voci: spesso sono talmente tante che il lavoratore non riesce a dar peso a tutte quelle inserite. Ne esistono alcune che conviene tenere sempre sotto controllo. Non soltanto il netto ricevuto per capire di quale cifra si disporrà nel mese successivo, bensì altre che possono tornare comodo o che è meglio monitorare costantemente.

Qualcosa può cambiare se siete dipendenti pubblici o nel settore privato: mentre nella pubblica amministrazione c’è una certa garanzia di godere di ferie e permessi, nel rapporto con datori nel settore privato può capitare che si abbiano più difficoltà a veder rispettati i diritti maturati. Altro discorso riguarda poi riduzioni e sgravi applicati in busta paga: è bene ricordarsene per verificare che l’importo ricevuto sia corretto. In questo articolo ti diciamo cosa è meglio tenere sempre sotto controllo tra le voci inserite in busta paga.

Busta paga: monitorare ore, ferie e permessi

Le ore di lavoro effettivamente retribuite, le ferie e i permessi maturati sono contenuti nella seconda sezione della busta paga, chiamata anche “corpo”. Qui trovate retribuzione effettiva e indennità a voi spettanti in quanto dipendenti: sono le voci retributive sostanziali. All’interno di queste voci trovate: numero di ore ordinarie; eventuali premi e bonus di produzione, numero di ore straordinarie, e tutte le indennità. Queste sono particolarmente importanti perché includono giorni di ferie, permessi accumulati, indennità di malattia e poi eventuali tredicesima e quattordicesima.

In particolare la lettura delle ferie può generare qualche confusione o difficoltà. È importante sapere in via iniziale se nel vostro cedolino c’è un accumulo annuale o mensile. Nel primo caso nel mese di gennaio vengono caricate tutte quelle maturate, altrimenti saranno caricate mensilmente. All’interno della busta paga, le ferie maturate si trovano generalmente nella parte inferiore e divise in tre categorie: Ferie Maturate, Ferie Godute, Ferie residue o non godute. In particolare le ferie non godute vanno monitorate perché esiste un limite temporale entro il quale goderne e oltre il quale scattano, per il datore di lavoro, sanzioni e obbligo di retribuire le ferie.

Contributi e sgravi fiscali

Questa è la voce più delicata da controllare in busta paga, perché spesso il lavoratore se ne disinteressa. Con il cambio continuo però della tassazione e le modifiche inserite nelle varie leggi finanziarie, da un anno all’altro il dipendente si può ritrovare con cifre diverse senza sapere perché, e non capendo cosa sia successo. Nel corso del 2022 sono infatti intervenute due modifiche sostanziali: la cancellazione del bonus integrativo a Marzo, e cioè il “ritiro” del bonus 80 Euro “Renzi”, nonché una riduzione del cuneo fiscale dello 0.8% a Gennaio e di un altro 1.2% proprio ora, nel mese di settembre, con validità da Luglio a Dicembre 2022.

Tutto quanto detto porta a modifiche del peso contributivo al lordo dello stipendio e, di conseguenza, ad un importo che può variare nel corso dei mesi e rispetto agli anni precedenti. I dati previdenziali contributivi sono inseriti all’interno dell’apposita colonna e riguardano i contributi INPS e INAIL obbligatori che il lavoratore versa per andare a formare la propria pensione di vecchiaia, e contribuire a pensioni di invalidità, cassa integrazione e congedi di maternità.

Tra queste voci quelle da monitorare sono l’imposta lorda, e quindi la tassazione lorda calcolata applicando l’aliquota all’imponibile fiscale, che può variare in base a quanto abbiamo detto, e l’addizionale IRPEF, che pure è una tassa applicata a livello regionale e comunale. Queste tasse vanno confrontate con la legislazione, e bisogna tenersi aggiornati sul loro “peso” sullo stipendio.

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