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Quanto possono valere i due euro con i fiori? La risposta lascia senza parole.

di Vincenzo Galletta

Quante monete da due euro avete visto nell’arco di tutta la vostra vita? Quante volte siete rimasti affascinati da qualche moneta che non avevate mai visto?

Le monete da due euro sono, infatti, senza ombra di dubbio quelle maggiormente collezionabili, sia perché rappresentano le emissioni metalliche più “preziose” in assoluto dal punto di vista di valore ma anche per l’enorme differenziazione delle raffigurazioni presenti su ognuna. Questo taglio monetario, riconoscibile per la natura bimetallica (come anche la moneta da 1 euro), viene utilizzata come “base” per realizzare tutte le monete commemorative d’Europa.

La Finlandia, a partire dall’anno 1999, ha ufficialmente adottato l’euro come moneta ufficiale ma la diffusione vere e propria delle monete come anche delle banconote di questo tipo è avvenuta soltanto a partire dal 1° gennaio del 2002, ovvero l’anno in cui l’euro ha definitivamente sostituito la precedente valuta, il Marco Finlandese (spesso chiamato Markka).

La zecca finlandese ha deciso poi di apporre la stessa raffigurazione, il leone araldico, su tutti i centesimi di euro dato che è il simbolo del paese, mentre per le monete da 1 e 2 euro ha preferito “omaggiare” la fauna e la flora locale: la moneta da 2 euro presenta infatti un fiore di lampone antico, chiamato anche Camemoro o rovo antico. Si tratta di una delle piante più caratteristiche della Finlandia e in questo caso è stata disegnata dall’incisore locale Raimo Heinio; sul bordo zigrinato è invece riconoscibile la scritta tre teste di leone e SUOMI FINLAND.

Come tutte le monete da due euro, anche quella finlandese è stata realizzata con due metalli, la parte esterna è in rame e nichel mentre quella interna è in nichel e ottone. cMa andiamo al nocciolo dell’articolo: quanto vale questa moneta?

Tutte le monete da due euro con i fiori di camemoro sono decisamente molto più interessanti, data la limitata diffusione delle emissioni fuori dal paese di provenienza: tutti gli esemplari da due euro della Finlandia non valgono moltissimo ma ci sono delle piccole eccezioni come ad esempio alcuni esemplari del 2006 che recano la nuova “faccia comune” e, ufficialmente, sono stati creati solo a partire dall’ anno 2007.

Questi esemplari dell’ anno 2006 sono proprio riconoscibili per la presenza della sigla “FI” situata sotto la pianta di Camemoro, invece in precedenza veniva raffigurato il simbolo della zecca “M”. Data la rarità, tali monete con i fiori, ad oggi possono arrivare a valere dai 10 fino ai 50 euro.

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