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Addio al Bancomat: pazzesco, ecco cosa potrebbe accadere

di Vincenzo Galletta

E’ continuata senza sosta la corsa alla chiusura degli sportelli Bancomat in giro per tutta Italia anche in piena stagione estiva con lamentele e disagi ovviamente annessi, che sono arrivati non soltanto da parte dei cittadini ma anche, come presumibile, dai tanti turisti. Il fenomeno non è affatto destinato ad arrestarsi se non con il raggiungimento di uno scenario onestamente improbabile.

È in atto già da diverso tempo una riduzione dei punti fisici di prelievo del contante, riduzione che oggi avanza a grandi passi fagocitando davvero migliaia di bancomat nelle piccole e grandi città e più al Sud più che al Nord.
Proprio negli ultimi mesi la chiusura di ATM e sportelli Bancomat sembra avere subito un’accelerazione davvero drammatica e tutto questo proprio quando, in seguito alle restrizioni imposte dalla pandemia, quest’estate appena trascorsa stava segnando un vero punto di ripartenza del turismo e della movida di turisti e non.

La difficoltà a trovare sportelli bancomat per impossessarsi del contante sta generando quindi non pochi problemi logistici che sono collegati alle difficoltà di parcheggio, alle code e alle file troppo lunghe agli sportelli, alle commissioni sempre più esose per il prelievo presso gli sportelli di altre banche.

A pagare il prezzo più caro di questa scomparsa dei bancomat è, come sempre, il sud Italia che già ha maggiori difficoltà in quasi tutti i settori economici e che subisce tutte le conseguenze di un difficile accesso al contante ancora molto più usato della moneta elettronica.

Ma quali sono le ragioni strategiche di queste chiusure? L’intento da parte del Governo, con questa chiusura dei punti di prelievo, è quella di ridurre il ricorso al contante favorendo quindi l’uso esclusivo della moneta elettronica e di strumenti di pagamento tracciabili.

Nella stessa direzione va anche la normativa che prevede dei tetti massimi all’utilizzo del contante che gli evasori potranno sempre procurarsi finché saranno presenti gli sportelli bancomat.

Sul fronte degli istituti bancari va evidenziato il meccanismo che vede la maggior parte delle banche e di sportelli bancomat nelle aree più industrializzate del Paese, cosa che spiegherebbe dunque la differenza tra Nord e Sud.

La motivazione dominante per gli istituti bancari è quella di tagliare i costi di tenuta e di gestione degli sportelli che, come ogni altra cosa, è per adesso in continuo aumento.

A questo si aggiunge l’elevato costo delle commissioni al prezzo di euro per ogni operazione che può addirittura raggiungere i 3 euro se il prelievo viene effettuato in una banca diversa dalla propria. La chiusura degli sportelli quindi ha come scopo principale quello di incitare i cittadini ad utilizzare esclusivamente la moneta elettronica.

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