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Pazzesco, ecco quanto può costare pagare con il Bancomat: “Assurdo!”

di Vincenzo Galletta

Oggi giorno la maggior parte degli individui usa carte di credito o prepagate per fare acquisti in Italia e nel Mondo. Le carte di credito sono infatti un mezzo comodo e sicuro per le compere. 

Con il termine Bancomat si pensa al concetto di carta di debito, ma questa accezione è formalmente errata. Il Bancomat è il nome di uno dei circuiti nazionali di carte di pagamento e, per estensione, viene utilizzato in riferimento a tutte le carte di debito. 

Il Bancomat si distingue dalle carte di credito per i tempi di addebito sul conto corrente del titolare che avviene solo entro due giorni. Questa carta ha anche dei costi inferiori rispetto alla carta di credito ma, con il tempo, sono diminuiti per arrivare ad azzerarsi per entrambe le carte nel caso di molte banche. 

Usare il Bancomat 

Anche il Bancomat, come le carte di credito, ha un limite massimo di pagamento, a seconda di quanto impostato dall’issuer. 

I limiti variano in base del tipo di operazione, del circuito e del periodo di riferimento. 

Per quanto riguarda le commissioni, non c’è una tariffa, eccezione fatta per certi scenari. Quando si preleva da ATM bancari che non sono della banca che ha rilasciato la carta, o si si paga in valuta diversa dall’euro, allora scatta una piccola tariffa.  

Pagare col Bancomat nei negozi o su internet non costa nulla se il pagamento è in euro. Ad esempio, se la carte viene usata in Italia non  sarà applicata nessuna commissione. 

Se si paga all’estero in valuta diversa si paga la commissione per operazioni in valuta diversa dall’euro che può arrivare fino all’1%, tutto dipende dalle regole della propria banca. 

Pagamenti elettronici con carta di credito 

Le commissioni possono risultare fastidiose quando si usa la carta per spese estere o altre condizioni che lo impongono, ma non è nulla al paragone creatosi per gli esercizi commerciali.  

È vero che usare la propria carta comporta vantaggi sia per i commercianti che per i consumatori, velocizzando le transazioni rendendole sicure – ma è anche vero che accettare pagamenti con carte di credito risulta costoso per gli esercenti. 

Gli esercizi commerciali che accettano pagamenti elettronici sono tenuti a pagare commissioni sulle transazioni con carte di credito. Queste commissioni possono anche arrivare a costare l’1% sull’incasso sui pagamenti inferiori ai 10 Euro. 

In genere, comunque, c’è una percentuale per ogni transazione, e tale costo dipende dal tipo di carta e dal circuito utilizzato. Il problema per molte attività al giorno d’oggi, e che nuove regole vogliono agevolare l’utilizzo di moneta elettronica, costringendoli ad accettare pagamenti per pochi centesimi. Non c’è da stupirsi che molti commercianti vogliano rifiutare l’uso del POS, costringendo la clientela ad usare il contante.  

Tuttavia, esistono delle sanzioni qualora il commerciante rifiutasse piccole transazioni al POS, che possono andare dai 500 ai 1000 euro. 

 

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