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Prelievi Bancomat

Bancomat, è allerta in tutta Italia: ecco cosa sta succedendo

di Vincenzo Galletta

Oggi più che mai, il fisco osserva tutti, da i singoli individui ai commercianti. Dunque, i risparmi non sono più al sicuro come volta. Prestate molta attenzione ai vostri prelievi per non attirarvi addosso l’attenzione del fisco! 

Prelievi bancomat

Molti potranno chiedersi: perché i prelievi possono attirare l’attenzione del fisco? In realtà la risposta a questa domanda è: dipende da quanto sia il prelievo. Ogni movimento bancario è in grado attirare l’occhio del fisco, se non presta attenzione. Soprattutto nella continua lotta all’evasione fiscale. I stupendi non sono aumentati, il costo della vista si, il quale costringe i cittadini italiani a regolare i conti. 

Allora tutti ci ritroviamo ad effettuare movimenti nei nostri conti corrente. Movimenti che prevedono il ritiro di liquidi dal bancomat. 

Ma quando si parla di temi come il ritiro dei soldi dal bancomat, si deve anche fare attenzione alla tracciabilità dei pagamenti. Questi tipi di movimenti attirano inevitabilmente l’attenzione di chi non vogliamo ci faccia i conti in tasca. 

Attenzione ai prelievi Bancomat 

Il fisco è dotato di due strumenti che l’aiuta nella battaglia dell’evasione fiscale: 

Il risparmiometro: ovvero quello strumento utilizzato l’Agenzia delle Entrate per capire e comprendere come un individuo possa vivere senza utilizzare i propri soldi. 

Il redditometro: questo temibile strumento non permette solo di capire il tenore di vita di un individuo ma di confrontarlo anche con la sua dichiarazione dei redditi. Quando il contribuente spende più del 20% di quanto ha effettivamente guadagnato, l’Agenzia delle Entrate potrebbe chiedere dei chiarimenti in merito. E questo è qualcosa a cui nessuno vuole andare incontro! Il redditometro scatta quando si effettuano pagamenti tramite Pos.  

Tornando ai prelievi Bancomat, sono considerati un importante alleato, ma alcuni movimenti possono finire nel mirino del fisco. I commercianti lo sanno bene: i prelievi in contanti sono costantemente sotto controllo dall’Agenzia delle Entrate. Ciò che desta preoccupazione sono i prelievi superiori a 10 mila euro in un mese. Si potrebbe pensare di frammentare il prelievo in piccole transazioni, ma la regola vale lo stesso. 

Certo, è un fattore che infastidisce sia i singoli individui che commercianti, ma il fisco deve verificare queste transizioni per evitare attività illecite come furti, scam, e il riciclaggio di denaro.  

Si, anche i singoli individui sono sotto il mirino del fisco. Tutti coloro che effettuano prelievi sono tenuti d’occhio dalla Finanza. 

La prossima volta che volete ritirate liquidi dal vostro conto corrente fate attenzione all’importo. Naturalmente, se non avete niente da nascondere, non avete niente da preoccuparvi. 

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