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moneta delfino

Cerca immediatamente le 5 Lire con il delfino e sei ricco: ecco il valore

di Sandra Di Garbo

Il collezionismo numismatico offre davvero delle grandi possibilità, ma le monete devono essere in buono stato di condizioni per valere qualcosa, chiaramente al di là del loro valore nominale ed affettivo.

Se sei particolarmente fortunato, potresti però ritrovarti con una moneta rara e di valore in casa senza nemmeno saperlo.

La 5 Lire con il delfino è sicuramente una di queste monete che ci collega con un passato lontano che ormai non esiste più. Il suo valore nominale, rilevante solo fino a circa 50 anni fa, la conservò nel dimenticatoio molto prima del 2002, anno in cui le lire vennero ufficialmente ritirate per fare posto all’attuale Euro. Ma erano, infatti, già almeno due decenni che la 5 lire non si usava più con quella regolarità.

Per chi non conoscesse questa moneta, parliamo di una delle emissioni più diffuse e piccole per quanto riguarda le dimensioni, è stata realizzata in materiale Italma, grande appena 20.3 millimetri di diametro con il peso di solo 1 grammo. La 5 Lire ha svolto per diversi anni il ruolo di moneta dal valore più basso nel nostro paese, con le monete da 1 e 2 lire che non erano poi più previste come valore corrente. È stata coniata ed emessa dall’anno 1951 fino al 2001, con una pausa di una decina di anni.

La “5 Lire delfino” è una delle monete che non ha mai cambiato né i simboli né la sua incisione. Sul verso del dritto, troviamo il valore nominale della moneta, mentre al centro c’è l’incisione di un bellissimo delfino in basso, con la coda a sinistra e il muso verso destra. A completare il dritto abbiamo poi il monogramma “R” della Zecca di Roma, e il millesimo con l’anno di conio. Sul rovescio vi, invece, l’incisione di un timone da barca, circondato dalla scritta Repubblica Italiana sul bordo esterno e in basso, sotto il timone, l’incisione del nome dell’autore.

E’ la moneta coniata nel 1956 ad essere la più rara in quanto ne vennero impressi soltanto 400.000 esemplari. Una di queste monete anche semplicemente in discrete condizioni ha una valutazione di 50 Euro, ma se in condizioni splendide “SPL” possono valere almeno 600 Euro, arrivando alla cifra di 3500 Euro in FDC.

Tra le versioni con errore di conio sono da ricordare sicuramente quello del 1969 con il numero “1” del millesimo capovolto, che vale intorno ai 100 Euro; la versione dell’anno 1989 con il timone capovolto che vale all’incirca 20 Euro in FdC ma che viene spesso venduto con un valori molto più elevato. Infine, ricordiamo le versioni da collezionismo che sono state coniate nel 1999, nel 2000 e nel 2001 esclusivamente per le confezioni della Zecca che oggi valgono tra i 10 e 15 euro ciascuna.

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