San Marino secondo molti storici ed esperti è una delle primissime forme di repubblica vera e propria concepite in Occidente.
Di fatto istituita durante il Medioevo, precisamente nel XII secolo, e collocata geograficamente tra provincia di Rimini a nord e a est e la provincia di Pesaro e Urbino, quindi in Italia che a dispetto delle numerose forme di cambiamento percepite negli ultimi secoli ha sempre riconosciuto l’indipendenza di quello che è uno dei più piccoli stati del mondo. Come altre forme di realtà di questo tipo presenti sul continente europeo, anche San Marino sviluppa le proprie emissioni monetarie, e tra queste anche la moneta da 2 euro.
Se hai la moneta da 2 euro di San Marino sei fortunato: ecco il valore
Vista la scarsa estensione territoriale (San Marino è grande poco più di 60 km quadrati), le monete sammarinesi sono molto più rare di altre ed anche una moneta “comune” come quella da 2 euro standard può essere molto interessante per un appassionato collezionista.
San Marino ha emesso due versioni della moneta da 2 euro, la prima presenta una raffigurazione del Palazzo Pubblico ossia la Domus Magna Comunis, con la dicitura San Marino sul medesimo lato. La seconda serie, coniata invece dal 2017 presenta una raffigurazione molto differente, corrispondente a Santo Marino che regge le Tre Torri. L’immagine è tratta da un dipinto di Giovan Battista Urbinelli.
Gli anni più interessanti dal punto di vista della rarità sono corrispondenti al 2002, 2004, 2006, 2009 e 2014 per quanto riguarda la prima serie, mentre la seconda è ancora molto diffusa, quindi risulta essere interessante solo nell’annata del 2018.
La prima serie nelle annate citate possono far guadagnare daa 15 fino a 40 euro per un esemplare perfettamente conservato e senza segni di usura, mentre una moneta di San Marino del 2018 vale fino a 20 euro.
Si tratta comunque di emissioni molto importanti storicamente e che non possono mancare nelle collezioni di un vero appassionato.