Se la moneta in senso generico risulta essere indubbiamente qualcosa di estremamente interessante quanto importante per l’ordinamento sociale, anche da quello collezionistico costituisce una importante “fonte storica” in particolare per emissioni come la sterlina, che è una delle più antiche del vecchio continente.
Hai questa sterlina antica? Ecco quanto vale, pazzesco
Orgoglio e vanto della cultura ma anche della politica britannica, mai abbandonata neppure durante la lunga “parentesi” del Regno Unito nell’Unione Europea prima di Brexit, la sterlina così come viene chiamata in Italiano (dall’accezione Sterling, che fa riferimento ad una quantità precisa di argento adibito all’uso monetario, mentre in inglese si fa ricorso al termine pound il più delle volte) è stata concepita in una forma decisamente preziosa, a partire dalla fine del 15° secolo.
Le sovrane, ossia le prime sterline, realizzate in una tipologia d’oro particolarmente puro hanno di fatto dato via ad una delle prime valute standard del nostro continente, ed ancora oggi, pur con qualche “stop”, le sterline d’oro continuano ad esseree coniate ee rappresentano un’eccellente possibilità di investimento.
La prima tipologia di sterlina sovrana risale al 1489, coniata sotto il regno di Enrico VI, d inizialmente la purezza era pari a 23 carati (96% di oro puro), mentre il regno successivo ha portato la purezza a livelli mantenuti oggi, pari a 22 carati, standard definito ancora come Crown Gold.
Sono molto richieste anche in ambito economico perchè sono un modo efficace per “mantenere” un bene di valore, in quanto molto più pratiche di oggetti come i lingotti e non presentano particolari forme di tassazione come su beni simili. Le sovrane “recenti” fanno parte del modello che viene utilizzato dal 1817, anno in cui lo standard delle sovrane (sovereign) è stato reintrodotto dopo quasi 2 secoli di “stop” produttivo, durante il quale la corona britannica ha concepito altre forme di monete d’oro come la Unity. Il “nuovo” aspetto, con San Giorgio che uccide il drago, figura molto importante per la cultura britannica, realizzata tra l’altro da un incisore italian Benedetto Pistrucci.
La produzione è stata arrestata nuovamente all’inizio del 20° secolo a causa della guerra, ma dopo il secondo conflitto mondiale le sovrane sono state nuovamente coniate, come d’abitudine, con il volto del sovrano di turno, anche per contrastare l’enorme numero di falsi che nel frattempo era stato sviluppato.
Dal 1952, tutte le sovrane riportano il volto della Regina più longeva della storia britannica, Elisabetta II, ritratta per 70 anni, e quasi tutte le emissioni con l’ultima sovrana corrispondono ad un valore medio che si aggira tra i 350 ed i 600 euro, ma alcuni esemplari valgono di più, come quello del 2002, che presenta, rispetto alle altre emissioni, al posto della tradizionale raffigurazione di San Giorgio che uccide il drago, lo scudo reale britannico. Questa moneta vale fino a 1000 euro se perfettamente conservata.
Ancora più alta la valutazione massima di una sovrana antecedente, come quella del 1917, coniata durante la 1° guerra mondiale, ritraente il volto di Edoardo VII.
La valutazione in questo caso è ancora più “ballerina” in quanto un esemplare vale in media 400 euro, ma alcuni esemplari, tenuti alla perfezione, sono stati effettivamente venduti con successo per migliaia di euro, anche più di 10 mila.