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Oro, ecco le previsioni che tutti aspettavano: “da non credere”

di Vincenzo Galletta

Il mercato dell’oro rappresenta da anni, ossia da molto prima dell’istituzione delle borse valori, una delle più importanti realtà economiche di tutti i paesi sufficientemente evoluti da questo punto di vista. Questo elemento chimico, riconosciuto e riconoscibile da praticamente tutti come simbolo di ricchezza, ha contraddistinto le economie di quasi tutte le nazioni negli ultimi millenni. Ma perchè l’oro gode tutt’ora di questa grande considerazione?

Le capacità del metallo

Principalmente per due fattori: quello “pratico” e quello concettuale. Il primo rappresenta le infinite possibilità produttive che è possibile adempiere con questo metallo, considerato il più duttile tra tutti quelli “solidi”, caratteristica, dopo averlo “unito” ad altre forme di metallo (essendo fin troppo tenero e fragile per essere lavorato “puro”), rende l’oro ideale per numerosissime applicazioni, sia legate all’ambito “estetico”, essendo indispensabile per i gioielli ma anche in varie tipologie di industrie, come quella elettronica, in quanto è un eccezionale conduttore di elettricità. D’altra parte le caratteristiche fisiche, unite ad una resistenza alla quasi totalità degli agenti chimici, lo rende praticamente ineguagliabile, ecco perchè nel corso dei secoli molte spedizioni esplorative hanno avuto come obiettivo principale proprio la ricerca di oro, ancora oggi fondamentale come “base economica”, sopratutto sotto forma di lingotti.

Oro, ecco le previsioni che tutti aspettavano: “da non credere”

Il valore dell’oro oggi è determinato da una serie di fattori di non semplicissima definizione: dalla prevedibile maggiore o minore richiesta di questa risorsa, al legame che l’oro mantiene nei confronti di altre risorse fondamentali, come il petrolio. Poi subentrano fattori principalmente correlati a fattori di speculazione bancaria e simili. Il conflitto in Ucraina ha inizialmente fatto salire di molto la valutazione in quanto le economie di guerra necessitano inevitabilmente di grandi spostamenti di risorse: essendo loro considerato un bene rifugio, la richiesta risulta essere quindi sensibilmente maggiore.

L’attuale valore di 55,73 euro per grammo, pari a 1.733,34 euro per oncia troy, potrebbe molto presto subire un’incremento di oltre il 25 %, il prossimo luglio.

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