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BTP Italia, ecco a chi conviene davvero e perché: parla l’esperto

di Vincenzo Galletta

Se stai pensando di acquistare il BTP Italia, devi sapere che in questo momento è possibile farlo soltanto attraverso il mercato secondario. L’ultimo BTP Italia indicizzato all’inflazione è stato emesso a giugno 2022 con cedola all’1.6%. Si prevede che il prossimo possa essere emesso a Novembre.

Per questo la redazione di TalkyMusic ha deciso di proporti il parere dell’esperto de Il Sole 24 Ore, Maximilian Cellino, sull’ultimo BTP Italia emesso. Se vuoi sapere a chi conviene davvero e perché, troverai di seguito molti spunti di riflessione. Quello che possiamo dire è che i BTP saranno tanto più interessanti quanto più l’inflazione resterà elevata negli anni a venire. Attenzione però: acquistarli sul mercato secondario a prezzo più elevato del prezzo d’asta può non convenire.

A chi conviene il BTP Italia? Il parere dell’esperto

Queste le parole di Maximilian Cellino, esperto de Il Sole 24 Ore, raccolte dalla redazione di TalkyMusic per i propri lettori.
«Il BTP Italia torna dopo due anni e verrebbe da dire “a grande richiesta”, perché il titolo che dal 20 al 22 viene collocato dal Tesoro, espressamente per i risparmiatori, ha le cedole legate all’inflazione. Inflazione spariti per molti anni dagli schermi dell’economia, ma che è tornata a farsi sentire e a mettere in difficoltà i risparmiatori. Ma anche a fornire uno strumento di investimento interessante, che possa permettere di proteggere il capitale dal morso dei prezzi. E bene lo sa chi ha i vecchi BTP Italia. Alcuni di questi nei mesi scorsi hanno staccato cedole semestrali con rendimenti oltre il 5%, questo perché il BTP Italia ha un funzionamento particolare.

I BTP Italia di Giugno 2022 hanno una durata di 8 anni. Ma c’è una finestra temporale interessante già dopo 4 anni. Il rendimento cedolare di questo BTP, che sono staccate ogni 6 mesi, hanno un tasso minimo dell’1.6%. A questo tasso va aggiunto una rivalutazione semestrale legata all’inflazione. Fino a qualche anno fa il tasso minimo rimaneva questo, ma di recente l’inflazione sommata inizia a diventare piuttosto interessante e potrebbe proteggere il capitale dalla perdita del potere d’acquisto determinata dall’aumento dei prezzi».

BTP Italia: a cosa fare attenzione nell’investimento.

Prosegue sempre Cellino «Potrebbe proteggere, perché bisogna fare attenzione ad altre cose. Il BTP Italia ha solo le cedole rivalutate all’inflazione, non il capitale. Quello che investite rimane tale. Per avere una completa protezione dall’inflazione, teoricamente andrebbe reinvestita la quota che riceverete ogni sei mesi, nello stesso titolo. In ogni caso le cedole restano interessanti.

Un’altra questione che può attirare il risparmiatore è il premio per chi sottoscrive in fase d’asta, senza commissioni, e lo mantiene per i primi 4 anni. Avrà un premio dello 0.4%, e se lo tiene fino alla fine, può aggiungere un altro 0.6%. In questo modo il rendimento netto sale. Ultima questione da considerare: conviene comprare un BTP Italia o un altro tipo di BTP? È difficile fare un confronto con gli altri BTP sul mercato europeo, perché questi hanno come indicizzazione l’inflazione europea. Hanno anche meccanismo e funzionamento differente.

Si può fare un confronto tra un BTP Italia e uno tradizionale, con cedole non indicizzate. Uno di questi ultimi attualmente ha un rendimento maggiore della cedola del BTP Italia, intorno al 2.6%, quindi ha un rendimento maggiore dell’1%. Se si guarda su otto anni, ha un rendimento maggiore dell’1.77%. Non possiamo dire adesso se il BTP Italia sarà più conveniente rispetto ad un BTP nominale. Se nei prossimi quattro anni avremo un tasso d’inflazione supermedio superiore all’1%, il BTP Italia probabilmente converrà, mentre se sarà quello degli ultimi 10 anni probabilmente non converrà». 

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