La busta paga è un termine “tecnico” che viene utilizzato per definire globalmente una forma di documento lavorativo, sviluppato dal datore di lavoro ed obbligatorio per i dipendenti, che permette di riscontrare il salario mensile ma anche tutta una serie di agevolazioni, detrazioni, nonchè venire a conoscenza delle ore lavorative, e tutta una serie di informazioni che sono obbligatorie e di interesse da parte del dipendente. Ma la busta paga simbolicamente è anche utilizzata in ambito giornalistico e nell’immaginario comune per definire la situazione economica “generica” in un determinato periodo. Non sono tutte uguali, ed ecco chi riceverà alcuni aumenti sulla busta paga di settembre.
Busta paga, queste categorie avranno gli aumenti a settembre
Il Decreto Aiuti Bis ha confermato quanto “chiacchierato” durante la fase centrale dell’anno, che ha evidenziato una condizione di inflazione in aumento, fenomeno che riduce la possibilità di spesa in quanto erode il potere d’acquisto del denaro.
Per questo motivo l’esecutivo ha dovuto sviluppare una serie di agevolazioni e bonus come il Bonus 200 euro per “mettere dei soldi” nelle tasche degli italiani, ma le buste paga da settembre fino a fine 2022 saranno leggermente più sostanziose per via del taglio del cuneo fiscale, ossia una riduzione delle imposte legate al lavoro, che è stato portato al 1,2 %. Questo va ad aggiungersi al già presente da inizio anno all’esonero contributivo pari all’0,8 % in busta paga.
Questo significa che un sensibile aumento sulle buste paga spetta ai lavoratori dipendenti (esclusi i lavoratori domestici), con un limite legato alla una retribuzione mensile inferiore a 2.692 euro lordi su 13 mensilità.
Gli aumenti non saranno quindi enormi ma comunque presenti, non ritenuti sufficienti da partee dei gruppi sindacali in quanto si tratta di un incremento di poco più di 6 euro al mese per chi guadagna 8000 euro annui, con un massimo di quasi 27 euro per chi percepisce il limite di 2.692 euro.