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Bonifici bancari, attenzione a questa operazione: ecco cosa accade

di Cinzia Arienzo

La standardizzazione dei bonifici bancari rappresenta una comodità, ma può anche causare alcuni problemi, soprattutto quelli inerenti al fattore “trasparenza”.

Il fisco, infatti, ha un controllo costante, dunque: “occhi bene aperti” per qualsiasi tipo di bonifico bancario.

Si consiglia vivamente di utilizzare i trasferimenti istantanei solo con persone “fidate” che potremmo conoscere.

Un discorso a parte meritano i pagamenti istantanei, in quanto è facile intuire dal nome una forma di bonifico bancario che sembra essere utilizzata sempre più frequentemente dalle banche europee.

Da questo punto di vista, una particolare attenzione va riservata ai pagamenti in contanti sui conti correnti. In generale, quando si utilizzano gli sportelli automatici è sempre necessaria una maggiore attenzione. I contribuenti possono ricorrere al giudice, che decide sull’eventuale natura del trasferimento. Tuttavia, non tutte le forme di trasmissione sono controllate, ma periodicamente rilevate.

I pagamenti effettuati tramite bonifico bancario possono essere tracciati dal paese, quindi non c’è limite all’importo. Tuttavia, questo non significa che puoi trasferire denaro senza tener conto di alcuni limiti, in quanto il limite per ogni operazione è definito dalla banca da cui inizia il trasferimento e può variare da istituto di credito a istituto di credito. Bisogna sempre tener conto che ogni bonifico che sia un pagamento tracciabile può essere valutato e verificato dall’Agenzia delle Entrate.
L’Agenzia delle Entrate è in grado di verificare gli estremi di ogni bonifico bancario attraverso il fascicolo di rendicontazione finanziaria. L’Agenzia delle Entrate può effettivamente verificare se l’importo trasferito da una persona all’altra compare effettivamente nell’apposita dichiarazione dei redditi.

Dal 1 gennaio 2022 il limite di pagamento in contanti è stato ridotto a € 1.000 per transazione. Inserito nel decreto fiscale relativo alla Legge di Bilancio 2020, la norma riduce di fatto l’utilizzo del contante per acquisti e pagamenti a favore di strumenti tracciabili. L’obiettivo è sempre lo stesso, ovvero combattere l’evasione fiscale. Tra i metodi di pagamento tracciabili, oltre alle carte elettroniche, ci sono i bonifici bancari.
In questa direzione si sono mossi tutti gli interventi degli ultimi anni, dall’introduzione della fatturazione elettronica (che presto potrà essere utilizzata anche per l’armonizzazione delle partite IVA) all’obbligo di accettare pagamenti da imprese e professionisti tramite Pos. Inoltre, devi pagare la detrazione per le spese mediche utilizzando una carta tracciabile o un’app.

Limiti bonifici al di fuori delle aree SEPA

Se il bonifico viene effettuato da un conto italiano ad un conto estero che non fa parte della regione Sepa, l’importo deve essere verificato. In caso di superamento del limite di 12.500 euro, il pagatore deve fornire la compilazione e la comunicazione della valuta statistica, nonché la conferma dell’operazione in valuta. Se invece un bonifico da conto estero raggiunge un conto italiano, l’operazione deve essere segnalata direttamente all’Agenzia delle Entrate se l’operazione supera i 15.000 euro.

Restrizioni imposte dalla banca

Nel caso di bonifici Sepa, i limiti relativi all’importo sono determinati dalla banca. In questo caso i cap sono volti a ridurre il rischio di eventuali frodi informatiche, che potrebbero portare allo svuotamento del conto corrente. La maggior parte delle banche addebita una commissione di trasferimento istantaneo di 15.000 EUR per transazione in uscita.

I limiti possono anche arrivare fino a 25.000 EUR al giorno e 50.000 EUR al mese. Importi e limiti relativi variano a seconda delle condizioni contrattuali di ciascuna banca, per questo è necessario verificare attentamente cosa offre il proprio conto.

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