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Bonifici online, attenzione a questa operazione: ecco perché

di Cinzia Arienzo

Il bonifico bancario è una delle operazioni economiche che non eroga più fondi “contanti” effettuati ogni giorno: è sostanzialmente un canale monetario tra due conti correnti tramite comunicazione a distanza. In modo assolutamente tracciabile e quindi sicuro (non esiste un vero e proprio limite di importo), e negli ultimi anni sempre più tipologie di carte, pur non legate ad un conto corrente, sono dotate di IBAN per poter inviare e ricevere bonifici. Rispetto al contante, i bonifici sono sempre più incentivati ​​sia dai governi che dalle banche, proprio in virtù di un’ampia “tracciabilità”. È questa normalizzazione dei trasferimenti che rappresenta una comodità, ma può anche sollevare alcuni interrogativi, soprattutto quelli relativi al fattore “trasparenza”. L’esattore infatti ha un controllo costante e teoricamente ha sempre “gli occhi aperti” su qualsiasi forma di passaggio di denaro tramite bonifico.

Inoltre, il flusso di fondi è sempre lo stesso in un determinato momento del mese, il che allerta le autorità di regolamentazione come le autorità fiscali, che possono interpretare tutto come “sospetto”, soprattutto in alcuni casi, come tra due coniugi. Pertanto, è sempre essenziale specificare esattamente la natura del pagamento nella causale del trasferimento, soprattutto se non si tratta di una transazione valutaria “riferita” sul modulo 730.

Un discorso a parte meritano i pagamenti istantanei, poiché dal nome è facile intuire che le banche europee sembrano utilizzare sempre più frequentemente questa forma di bonifico. Viene utilizzato anche per le vendite, ma contrariamente ai bonifici tradizionali è irrevocabile, quindi rappresentano lo “strumento perfetto” per realizzare truffe e raggiri.

Si consiglia vivamente di utilizzare i trasferimenti istantanei solo con persone “fidate” che potremmo conoscere.

Importo da non superare

Tenuto conto della strategia antiriciclaggio, si segnala che tutte le operazioni finanziarie superiori a 5.000 euro devono essere comunicate all’Unità di Informazione Finanziaria UIF da banche e intermediari finanziari all’Agenzia delle Entrate. Banca d’Italia. Questa notifica automatica non significa che tutti i bonifici superiori a 5.000 euro saranno soggetti a controllo fiscale, poiché ce ne sono molti. Certo, se supera i mille euro, o anche i cinquemila euro, non è raro che si tratti di bonifici non provocati, ma farà sorgere più dubbi.

Cos’è il bonifico istantaneo?

Creato nel 2017, si applica solo ai trasferimenti di valuta nell’area SEPA, ovvero valute appartenenti all’Unione Europea e altre valute che hanno aderito allo Spazio Economico Europeo, che comprende 38 paesi. Il servizio è comune oggi, con quasi l’8% dei bonifici effettuati utilizzando la variante istantanea, disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

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