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libretto postale

Se trovi questo libretto postale guadagni addirittura €300.000

di Vincenzo Galletta

Il concetto di “risparmio” è concepito da parte della popolazione italiana in maniera…non continua, per così dire, in quanto stime alla mano, buona parte della popolazione sceglie di non “movimentare” i propri risparmi a mo di investimento, ma opta sopratutto nella tradizionale  “conservazione” di denaro mantenendolo sul proprio conto corrente o libretto postale.

Il libretto postale è tra i metodi più diffusi per gestire i risparmi, stipendio o pensione in modo semplice e poco dispendioso in quanto costituisce una forma di libretto di risparmio opportunamente modificato e concepito per essere fruibile a tutti.

Ad oggi esistono sopratutto due tipologie di libretto postale, l’ordinario e lo smart, che condividono la medesima funzionalità con la differenza che il secondo può essere gestito nelle proprie funzioni anche attraverso l’app Banco Posta, come qualsiasi altra forma di app bancaria evoluta per l’home banking. Il libretto postale ha avuto una vera diffusione sopratutto quando è stato associato in maniera diretta all’erogazione delle pensioni, essendo munito di IBAN, ma anche grazie alla semplicità di utilizzo.

La diffusione però porta anche alcuni problemi da risolvere in quanto molti libretti vengono dimenticati e dopo una certa quantità di anni, entrano in una sorta di “standby”, che anticipa la dismissione del libretto stesso. Un libretto infatti diventa dormiente dopo 10 anni di inutilizzo, durante questa condizione Poste Italiane contatta il titolare per “invitarlo” a movimentare il proprio libretto così da evitare la chiusura, che avviene solitamente in un giorno preciso dell’anno, che per il 2022 è stato il 21 giugno.

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Un libretto dormiente viene chiuso definitivamente entro questa data, e l’importo, se superiore a 100 euro, viene destinato ad un fondo CONSAP. Anche quest’anno alcuni libretti particolarmente “ricchi” sono stati soggetto di dismissione.

I titolari o di chi ne fa le veci possono comunque “riscattare” l’importo precedentemente associato presentando una richiesta al fondo CONSAP. I libretti dormienti sono “visibili” attraverso una speciale pagina messa a disposizione da Poste Italiane, raggiungibile presso QUESTO indirizzo.

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