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Quanto valgono le 20 lire del 1958? La risposta è sconvolgente

di Vincenzo Galletta

Le 20 Lire del 1958 stanno facendo parlare di sé: messe in vendita a prezzi enormi su Ebay, le persone si chiedono quale sia la loro vera valutazione. La risposta, in effetti, può sembrare sconvolgente a chi non conosce tanto bene il mondo del collezionismo numismatico.

Anche questa moneta, come diverse altre della storia italiana, ha avuto corso legale fino all’arrivo dell’Euro, nonostante sia sparita dalla circolazione e dalle tasche molto prima. Anch’essa vittima, come le sue compagne, di una inflazione che portò il dispari delle lire nell’ordine delle centinaia al momento dell’arrivo della moneta unica. Scopriamo qualcosa in più sulle 20 lire della seconda metà del XX secolo in questo articolo.

Le 20 Lire del 1958: come sono fatte?

Queste 20 Lire sono una delle monete più conosciute della storia della repubblica italiana. Sono note come 20 lire ramo di quercia, proprio per l’incisione che le caratterizza. Realizzate in Bronzital, del peso di 3.9 grammi, sono larghe 21.3 mm di diametro. La loro coniazione venne autorizzata alla Zecca d’Italia con un decreto del 1956. Hanno avuto corso legale dal 1957 al 2001, anno del ritiro definitivo con l’arrivo dell’Euro.

Il Bronzital è una lega particolare composta da rame, alluminio e nichelio, utilizzata specificamente in Italia proprio dal 1956. Coniate in 662 milioni di esemplari, hanno circolato per anni fino al 2001. Al dritto presenta una testa di donna rivolta a sinistra, alla cui base è riportato il nome dell’autore Giampaoli. Lungo il bordo la classica scritta Repubblica Italiana. Sul verso il ramo di quercia, il monogramma della zecca di Roma e il valore nominale della moneta, nonché il millesimo di conio. Il contorno è rigato per le monete coniate fino al 1959 e poi liscio per quelle prodotte dal 1968.

Quanto vale la 20 lire del 1958?

La grande circolazione e l’usura dovuta ad essa hanno reso queste monete apprezzabili per il collezionismo esclusivamente se conservate in stato Fior di conio, e mai circolate. Una particolarità di questa moneta è la presenza di due esemplari del 1956 e conservati al Museo della Zecca. Esiste poi un errore di conio, considerato “stanchezza” di conio, in cui la lettera R della scritta Repubblica Italiana posta sul dritto sembra una lettera P.

La 20 Lire del 1958 è stata prodotta in circa 80.5 milioni di esemplari circolanti e il suo valore di scambio attuale, per la moneta circolata, è di 13 centesimi di Euro. I siti specializzati che consultiamo per conoscere la valutazione delle monete da collezionismo riferiscono che una 20 Lire quercia del 1958 può valere 2 Euro se in stato BB, 6 Euro se in stato SPL e fino a 33 Euro in condizioni FdC.

La presenza di diverse aste con questa moneta protagonista sul sito Ebay ne sta facendo parlare ancor di più. Alcune di queste monete vengono vendute a prezzi esorbitanti, da diverse centinaia a molte migliaia di Euro. Ricordiamo che i così detti “errori di conio” possono decuplicare il valore di una moneta, ma andrebbero controllati dal vivo e con la consulenza di un esperto numismatico. Meglio essere prudenti e fare molta attenzione quando per una moneta vengono richiesti prezzi così lontani dalle valutazioni ordinarie.

 

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