Se stai cercando di capire su quali BTP conviene investire in questo momento, sappi che la risposta non è semplicissima. L’investimento in buoni poliennali del tesoro è storicamente considerato “sicuro”, ma la realtà è che il calcolo degli interessi che realmente riuscirai a maturare non è mai esclusivamente legato alla cedola e al valore nominale degli stessi. Esistono infatti tanti altri fattori da tenere in considerazione.
Il primo è il prezzo d’acquisto: se non prendi i BTP all’asta, alla loro emissione, dovrai acquistarli sul mercato secondario e li pagherai una cifra che è caratterizzata da un differenziale rispetto a quota 100, che rappresenta il costo d’acquisto originario. In secondo luogo, non tutti i BTP sono indicizzati all’inflazione.
Lo sono, ad esempio i BTP Italia emessi a giugno scorso. Con la crescita smodata dei prezzi di questi tempi, è sicuramente un fattore da tenere in considerazione. La redazione di TalkyMusic ha raccolto il parere di un esperto per provare ad aiutare i propri lettori in questa scelta.
Cosa sono i BTP? Parla l’esperto
Abbiamo raccolto, attraverso un video pubblicato su Youtube, le parole del direttore di Altroconsumo Investi Alessandro Sessa. Queste le sue parole: “I BTP sono obbligazioni a medio lungo temrine che lo stato emette per finanziare la spesa pubblica, pagando al creditore una cedola semestrale e restituendo il capitale a scadenza. I nostri BTP hanno scadenze da 18 mesi a 50 anni, e hanno valore nominale di 1000 Euro, la cifra minima che occorre avere per investire in questi titoli. L’ammontare dipende dal prezzo d’acquisto che può essere più alto o più basso.
Tra il momento dell’acquisto e la restituzione, l’investitore incassa una cedola basata su un tasso d’interesse fisso per tutta la durata del titolo, a meno di forme particolari di BTP, come il BTP Italia la cui cedola è legata all’inflazione. Durante la vita del titolo il prezzo può oscillare verso l’alto o il basso. Il prezzo cala se si attraversa fasi di incertezza sul debito del paese, tale per cui l’investitore viene ricompensato di più. Il prezzo cala anche in presenza di azioni più appetibili. Anche l’inflazione influisce proporzionalmente sul prezzo e sulle quotazioni dei BTP”.
Conviene acquistare BTP?
Prosegue Sessa: “Come per ogni altro investimento, nella scelta è fondamentale partire dalle proprie caratteristiche: profilo di rischio, orizzonte temporale e obiettivo dell’investimento. Ci dobbiamo interrogare se il momento storico favorisca l’investimento in obbligazioni. In un periodo di tassi in rialzo, per esempio (come questo, ndr), l’acquisto di BTP specialmente se con scadenze lunghe, non è consigliabile. Il rischio non è legato solo all’affidabilità dell’emittente, ma anche ad altre caratteristiche come la durata.
Non è sempre detto che il BTP con rendimento più alto sia il migliore. Dall’investimento alla scadenza specie se lontana nel tempo, le variazioni dei tassi reali e dell’inflazione potrebbero erodere il rendimento dei BTP che rimane fisso. Bisogna scegliere in base al rapporto rendimento/rischio/orizzonte temporale. Dal punto di vista fiscale, i BTP sono tassati sui rendimenti al 12.5%, più bassa degli altri investimenti”.