Sotto molti punti di vista il 2020 è stato l’anno di Bitcoin ed in senso ampio del termine, di tutte le criptovalute che ancora oggi sono simboleggiate proprio dalla prima in assoluto che ha trovato sviluppo e applicazione, a partire dal 2009.
Bitcoin, anche in virtù di un contesto economico in forte flessione anche a causa del Covid, ha sicuramente goduto di un appoggio mediatico e finanziario importante, e tantissimi investitori hanno deciso di “mettere gli occhi” proprio sulla più famosa tra le criptovalute, che avuto il “picco” di valore poco più di un anno fa.
Bitcoin a picco: quale futuro per la criptovaluta?
Molto diversa è la situazione attuale che vede Bitcoin, come altre crypto molto conosciute come Ethereum soffrire la cosiddetta CryptoCrash, ossia una flessione di valore che ha portato le criptovalute più famose a subire un netto calo di valore. Di recente infatti una “mossa” finanziaria che ha visto Binance acquisire la proprietà dell’oramai ex rivale FTX, causando un imprevedibile calo e “spavento” da parte degli investitori, azione che come nellaa natura delle valute basate su crittografia sono molto influenzabili ed anche Bitcoin è “crollato” da una valutazione comunque in leggero rialzo nelle ultime settimane, di 21 mila dollari ai poco più di 16 mila attuali.
Si tratta di una forma di “campanello d’allarme” che rischia di non essere il primo, in quanto erano oltre 2 anni che la valuta non andava “sotto” una valutazione del genere anche se a ben vedere il calo maggiore è stato palesato da altre critpovalute. Secondo molti analisti Bitcoin potrebbe comunque perdere altro valore da qui alla fine del 2022, anche per una questione legata alla situazione che può provocare un effetto domino.
In realtà Bitcoin difficilmente scenderà sotto i 12 mila euro, e data la diffusione della criptovaluta che resta indubbiamente quella più scambiata anche al giorno d’oggi, è da auspicare una risalita già a partire dall’inizio del nuovo anno.
