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Anchilostomiasi: malattia parassitaria causata da vermi intestinali

di Redazione

L’anchilostomiasi è una malattia parassitaria causata da vermi intestinali noti come anchilostomi, come Ancylostoma duodenale e Necator americanus. Questi parassiti infestano l’intestino tenue dell’essere umano, provocando una serie di sintomi e problemi di salute. In questo articolo, esploreremo la definizione, le cause, le tipologie, le manifestazioni, la diagnosi, il trattamento, la prevenzione, gli aspetti psicologici, i rimedi naturali e le considerazioni scientifiche legate all’anchilostomiasi.

L’anchilostomiasi deriva dal greco “ankylos,” che significa “curvo,” e “stoma,” che significa “bocca.” Questo fa riferimento alla forma a uncino delle larve di anchilostoma. Dal punto di vista medico, l’anchilostomiasi è una malattia causata dall’infestazione di vermi intestinali. La ricerca scientifica attuale si concentra sulla comprensione dei meccanismi di infezione, sullo sviluppo di nuovi farmaci antiparassitari e su strategie di prevenzione efficaci.

Le cause dell’anchilostomiasi sono principalmente legate all’esposizione a terreni contaminati, dove le larve di anchilostoma possono penetrare nella pelle umana. Le principali cause includono la contaminazione del suolo, il contatto diretto e l’igiene inadeguata. La presenza di feci umane o di animali infetti contenenti larve nel suolo può contaminarlo. Le larve possono penetrare attraverso la pelle umana quando le persone camminano a piedi nudi in aree infestate. Inoltre, la mancanza di pratiche igieniche come lavarsi le mani dopo essere entrate in contatto con il suolo contaminato può favorire l’infezione.

Le varianti dell’anchilostomiasi includono l’Ancylostoma duodenale, che colpisce principalmente l’Europa, l’Africa settentrionale, l’Asia e l’America del Nord, e il Necator americanus, comune nelle regioni tropicali e subtropicali come Sud America, Africa e Asia.

Le manifestazioni dell’anchilostomiasi possono variare da lievi a gravi e includono l’anemia, il dolore addominale, la diarrea o la stitichezza, la fatica e la debolezza. L’anemia è causata dalla perdita di sangue dovuta ai morsi dei vermi, mentre il dolore addominale è associato alle lesioni causate dai vermi nell’intestino. Le alterazioni delle normali funzioni intestinali come la diarrea o la stitichezza sono comuni, così come la fatica e la debolezza che sono conseguenza dell’anemia e delle complicazioni digestive.

La diagnosi dell’anchilostomiasi richiede un’analisi delle feci per identificare le uova dei parassiti. Altri metodi di diagnosi includono l’esame del sangue per cercare segni di anemia e per conteggiare i globuli rossi, e la biopsia intestinale nei casi gravi o per confermare la presenza di vermi adulti.

Il trattamento dell’anchilostomiasi coinvolge l’uso di farmaci antiparassitari come il mebendazolo o l’albendazolo. È inoltre essenziale ripristinare le condizioni igieniche per prevenire la reinfezione.

La prevenzione dell’anchilostomiasi è cruciale e comprende l’igiene personale, come lavarsi le mani regolarmente e evitare il contatto diretto con il suolo contaminato. È importante anche il controllo delle feci per prevenire la contaminazione del suolo e l’uso di calzature protettive per ridurre il rischio di penetrazione delle larve attraverso la pelle.

La psicologia delle persone affette da anchilostomiasi può essere influenzata dall’ansia e dalla paura legate alla malattia. L’educazione sulla prevenzione e il sostegno psicologico possono svolgere un ruolo importante nel gestire gli aspetti emotivi legati alla patologia.

Alcuni rimedi naturali possono affiancare il trattamento convenzionale dell’anchilostomiasi, come l’aglio con proprietà antiparassitarie, lo zenzero con potenziali effetti antinfiammatori e le carote ricche di vitamina A, utile per il sistema immunitario.

In conclusione, l’anchilostomiasi rappresenta una sfida significativa per la salute pubblica, soprattutto nelle aree a rischio. La ricerca continua a esplorare nuovi approcci per il controllo della malattia, mentre la prevenzione rimane la chiave per mitigarne l’impatto. Affrontare non solo gli aspetti fisici ma anche quelli psicologici è essenziale per migliorare la qualità della vita delle persone colpite.
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