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Pensioni anticipate, ecco per chi: la novità sconvolge tutti

di Cinzia Arienzo

Il tema delle pensioni in Italia è sempre stato molto “caldo” perché il mondo del lavoro a volte fatica ad adattarsi ai tempi e alle condizioni lavorative e sociali più diverse. Per qualsiasi dirigente, questo argomento rappresenta un vero e proprio scoglio. A causa delle complesse problematiche legate al prepensionamento e, soprattutto, all’abbandono del mondo del lavoro, si tratta di una vera difficoltà per il governo.

I dirigenti di Draghi hanno deciso di continuare la linea del precedente governo della quota 100, un metodo che si dice sia fortemente voluto dalla coalizione per andare in pensione anticipata, consentendo ai lavoratori di andare in pensione accumulando abbastanza anni di contribuzione ed età, fino a 100, come 60 e 40 contributi o 61 e 39 contributi.

Con l’entrata in vigore della legge di bilancio nel 2022, la Quota 100 non è stata prorogata ma è stata temporaneamente sostituita dalla Quota 102, alzando il limite di due anni, consentendo di andare in pensione a 64 anni e di contribuire a 38 il 31 dicembre 2022.

Ecco la notizia che ha scioccato tutti

Quindi per i nati nel 1960, il contributo di 38 anni non è stato ampliato quest’anno, i nati nel 1959 che non hanno un contributo di 38 anni alla fine del 2021, vengono “lasciati indietro” nel 2021 mentre rientrano coloro che coloro compiranno 64 anni nel 2022 e che non godevano di un requisiti contributivo minimo per quota 100.

Confermata anche Ape Sociale, ossia una forma di pensionamento anticipato con 36 anni di contributi per chi svolge lavori gravosi. La legge di bilancio ha inoltre incluso tra i richiedenti diverse nuove categorie:

  • lavoratori impegnati nei servizi personali e assimilati;
  • artigiani, operai specializzati e agricoltori;
  • conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali;
  • operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli;
  • conduttori di forni e altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati;
  • conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta;
  • operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
  • conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento;
  • personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli;
  • portantini; giardinieri (professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca);
  • professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni.
  • operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi;
  • conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque;
  • conduttori di mulini e impastatrici;
  • professori della scuola primaria e della materna;
  • tecnici della salute;
  • magazzinieri, addetti nelle professioni qualificate dei servizi sanitari e sociali;
  • operatori della cura estetica;
  • conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali;
  • operai qualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio

Ampliata anche l’opzione per le donne: le lavoratrici vanno in pensione anticipatamente, le lavoratrici possono presentare domanda rispettivamente a 58 e 59 anni di età, le lavoratrici autonome pagano 35 anni.

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