I bonifici bancari o postali sono uno dei metodi di pagamento sempre più utilizzati da comuni cittadini, aziende e commercianti, mentre l’uso del contante è sempre più “tollerato” da governi e banche centrali per la scarsa tracciabilità e convenienza. delle modalità più utilizzate per trasferire denaro perché tracciabile e quindi più facile da gestire. I tempi non sono immediati e, anche se negli ultimi anni è notevolmente diminuito, da diversi anni vengono utilizzati vari metodi di trasferimento bancario noti come bonifici istantanei.
Cos’è il bonifico istantaneo?
Creato nel 2017, si applica solo ai trasferimenti di valuta nell’area SEPA, ovvero valute appartenenti all’Unione Europea e altre valute che hanno aderito allo Spazio Economico Europeo, che comprende 38 paesi. Il servizio è comune oggi, con quasi l’8% dei bonifici effettuati utilizzando la variante istantanea, disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Quanto costa?
E’ stato realizzato da EBA Clearing sas, società di infrastrutture dei pagamenti di proprietà delle principali banche europee, in collaborazione con il partner tecnologico SIA S.p.a. Non è ancora ampiamente utilizzato (anzi, non è possibile) in tutti gli istituti bancari della suddetta area SEPA .paesi fuori regione per bonifici istantanei), ma sempre di più anche nel nostro Paese. L’importo per transazione è limitato a 15.000 EUR.
Il costo di ogni operazione varia a seconda della banca: ad esempio BPM costa 5 euro, Banca Sella costa 2,30 euro e Unicredit costa 2,50 euro. Intesa Sanpaolo addebita una commissione di 1,60 euro e Widiba una commissione di 1,50 euro.
Banca Nazionale del Lavoro aumenta l’importo dello 0,04%, con un limite minimo di 1,50 euro e un limite massimo di 25 euro, che andrà ad aggiungersi ai costi di trasferimento SEPA associati al canale di transazione, mentre Fineco applica lo 0,20% su l’importo.
I controlli del Fisco sul bonifico bancario
È noto che i reclami sorgono dopo che un determinato importo è stato pagato o ricevuto e c’è il rischio di dover essere ispezionati dall’esattore delle tasse, anche se si tratta di un’ispezione ad hoc. Questo perché ogni trasferimento di denaro tramite la banca viene tracciato e la banca deve fornire le informazioni allo stato. Come tutti sappiamo, ogni trasferimento comporta il trasferimento di fondi, quindi sono necessari accertamenti per individuare eventuali irregolarità. Di conseguenza in molti si chiedono quali dati scateneranno denunce, rischiando di dover fare i conti con una preoccupante indagine da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Importo che non deve essere superato
Tenuto conto della strategia antiriciclaggio, si segnala che tutte le operazioni finanziarie superiori a 5.000 euro devono essere comunicate all’Unità di Informazione Finanziaria UIF da banche e intermediari finanziari all’Agenzia delle Entrate. Banca d’Italia. Questa notifica automatica non significa che tutti i bonifici superiori a 5.000 EUR saranno soggetti a controllo fiscale, poiché ce ne sono molti. Certo, se supera i mille euro, o anche i cinquemila euro, il trasferimento non provocato non è insolito, ma susciterà ulteriori sospetti.