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1000 lire

Se trovi queste vecchie 2 Lire diventi ricco: FOTO

di Vincenzo Galletta

La storia della lira italiana è assolutamente ricca e degna di più di qualche menzione: il “vecchio conio”, pur essendo considerabile da vent’anni fuori corso (ossia non utilizzabile dal punto di vista economico e finanziario) resta di grande importanza nell’ambito numismatico, oltre che rappresentare un valore importante dal punto di vista nostalgico. Molti infatti associano la lira alla propria gioventù o all’infanzia. Se molti ricordano con affetto emissioni come la 10, 50, e 100 lire, quelli un po’ più “grandicelli” non possono aver dimenticato una emissione un tempo molto diffusa come la 2 lire.

Emissione antica

L’epopea della moneta da 2 lire ha inizio molto prima della proclamazione dell’Unità d’Italia: le prime emissioni di tale valore risalgono ad oltre 200 anni fa, realizzate durante il Regno Napoleonico Italiano, ossia durante l’occupazione francese dell’Italia settentrionale. Anche durante il Regno d’Italia sono state coniate numerose monete da 2 lire ma le più utilizzate sono sicuramente quelle repubblicane, coniate a partire dalla proclamazione della Repubblica, nel 1946. Sono due le versioni conosciute, ossia la Spiga e la Ape.

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La prima è stata prodotta dal 1946 al 1950, in un lega un tempo molto diffusa, conosciuta come Italma, basata sull’alluminio. Il nome deriva direttamente dalla rappresentazione della Spiga di grano presente sul dritto della moneta, mentre il rovescio raffigura un contadino intento ad utilizzare l’aratro, contornato dalla dicitura REPVBBLICA ITALIANA. Nonostante abbiano avuto una “carriera” decisamente breve, le Spiga sono oggi molto ricercate. Questo perchè, sopratuttoo nel 1947 la produzione monetaria italiana fu molto limitata rispetto alle annate precedenti e successive: solo 12 mila esemplari di questa emissione sono state prootte, e ciò ha contribuito ad aumentare la richiesta: un esemplare di moneta da 2 lire Spiga del 1947 trova una valutazione importante: da oltre 400 euro per una moneta in buone condizioni, fino a oltre 1500 euro per una in Fior di Conio, ossia la migliore condizione possibile. Rarissime anche le monete del 1946 di Prova, riconoscibili proprio per la dicitura riportata sul lato del contadino. In questo caso la valutazione può spingersi oltre i 1600 euro.

 

2 lire spiga

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