L’epopea della lira, la “valuta per eccellenza” utilizzata nel nostro paese per circa due secoli, è divenuta “parte del passato” esattamente due decadi or sono: nel 2002 infatti si è concretizzato il passaggio di consegne tra il vecchio conio e la valuta comunitaria. A partire dal 1° marzo 2002 infatti le monete e le banconote che per decenni hanno occupato le “tasche” degli italiani sono diventati oggetti da collezione. Anche la 10 lire, una delle emissioni più facili da riconoscere, non ha perso il fascino “storico” delle altre emissioni, anzi, se troviamo quella giusta possiamo ambire ad un interessante guadagno.
Emissione longeva
Si tratta dell’ultima emissione in ordine temporale di questo formato monetario, coniata a partire dagli anni 50 (precisamente dal 1951) fino al 2000 quindi per quasi 50 anni. Ha trovato enorme diffusione almeno fino alla metà degli anni 80 quando i livelli di inflazione sempre più importanti hanno reso “trascurabile” il formato da 10 lire. In quasi mezzo secolo sono state coniate poco meno di 2 miliardi di queste monete, totalmente sviluppate in Italma. una lega basata sull’alluminio. Può una emissione così diffusa portare un guadagno di qualche tipo?
Se trovi le 10 lire con la spiga sei ricco sfondato: ecco il valore
La risposta è si, se si riesce a trovare la moneta giusta: anche le 10 lire non sono tutte uguali, esistendo delle versioni più rare di altre: generalmente quelle più interessanti sono quelle sviluppate nei primi anni, in particolar modo è il 1954 l’anno più interessante: una 10 lire perfettamente conservata può valere anche oltre 100 euro. E’ bene stare attenti ai falsi, ricordandoci ad esempio che nel 1956 la produzione di queste monete fu arrestata ed è ripartita solo neel 1965.
Molto interessanti anche le 10 lire del 1991 che, a causa di un errore di conio presentano il verso capovolto, ossia dove è raffigurato l’aratro. Queste emissioni hanno un valore compreso tra i 20 ed i 170 euro.