L’oro costituisce una certezza nell’ambito finanziario ed economico da parecchi secoli ma ha anche un ruolo importante in contesti puramente pratici: le caratteristiche che hanno portato questo metallo ad essere così apprezzato e “totalizzante”, sono infatti da ricercare in una duttilità senza pari nell’ambito dei metalli solidi, oltre a doti di lucentezza e resistenza alla maggior parte degli agenti chimici. Pur essendo discretamente presente sul pianeta, la disponibilità è stata per tantissimo tempo estremamente risicata e tutto ciò ha portato a considerarlo il “re” dei metalli, perfetto per lo sviluppo di monete e altre forme di oggetti che sono diventati il “simbolo” dell’opulenza.
Incidenza del metallo prezioso
Lo status dell’oro non è stato mai realmente scalfito anche dai cambiamenti, come quelli legati alla disponibilità maggiore dell’oro puro, che uniti ad una continua evoluzione delle economie che sono meno “dipendenti” nei confronti di questo metallo, che fino a poco meno di un secolo fa costituiva lo standard economico (il cosiddetto sistema aureo).
Oggi resta comunque fondamentale il valore nell’ambito delle borse valori di tutto il mondo, principalmente perchè è considerato un bene rifugio, ossia una risorsa che nell’ambito finanziario è considerata affidabile.
Oro usato, è allerta massima: ecco le previsioni del prossimo mese
Tantissimi sono i fattori che influenzano su questo metallo dal punto di vista finanziario. Rispetto all’argento infatti la quasi totalità dell’oro estratto continua ad essere utilizzato per l’ambito economico, e anche il mercato dell’usato dell’oro risulta essere estremamente importante e remunerativo per molti. Il concetto di oro usato tuttavia cambia a seconda del contesto: nel nostro paese si fa riferimento solitamente a quello “riciclato” dai gioielli che nella maggior parte dei casi ha una purezza decisamente elevata (18 carati), e come altre tipologie di oro risulta essere piuttosto ricercato. Non solo, il valore che condiziona l’intera valutazione del metallo si riflette anche su quello usato: il prossimo mese l’attuale quotazione di 40 euro al grammo potrebbe subire una “impennata” fino ad oltre il 20 % rispetto al valore attuale.
