Se negli ultimi tempi siamo oramai “abituati” a percepire il concetto di Bonus come “Normale”, anche a causa del lungo periodo costellato dal Covid, non tutte queste agevolazioni sono uguali, in quanto le necessità differiscono di volta in volta. Solitamente rappresentano una possibilità concreta e meno dispendiosa nonchè complicata di emanare nuove regolamentazioni e leggi, ma che permettono di incentivare una determinata linea politica ed economica, oltre che fornire un “aiuto” alle categorie considerate più in difficoltà: il Bonus 200 euro, una delle agevolazioni che sono state ufficializzate attraverso il Decreto Legge 17 maggio 2022 n. 50, anche noto come Decreto Aiuti, rappresenta un bonus definito “una tantum” (ossia erogato in una specifica volta), ma chi può richiederlo?
Bonus 200 euro, chi può richiederlo? Ecco la lista dei lavoratori
Il Bonus 200 euro risulta essere erogato in maniera diversa per le varie categorie di beneficiari: per poterne beneficiare il reddito non deve essere superiore a 35 mila euro, importo senza i redditi della casa di abitazione, gli assegni al nucleo familiare ed eventuali TFR o competenze arretrate, sia pensionati che lavoratori dipendenti che hanno beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% nel primo quadrimestre 2022 per almeno una mensilità.
Per queste categorie il bonus sarà erogato direttamente in busta paga o sulla pensione.
Devono invece presentare la domanda le seguenti categorie, utilizzando il portale dell’INPS, oppure attraverso un Caf/Patronato:
- I lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti con almeno 50 giornate di “lavoro” e che abbiano un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 35.000 euro per il 2021.
- I lavoratori autonomi privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. Questi devono risultare già iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio.
- I lavoratori domestici che abbiano in essere uno o più rapporti di lavoro alla data del 18 maggio 2022
- i lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che abbiano versato almeno 50 contributi giornalieri, sempre rispettando il “tetto” sul reddito di 35 mila euro
- I titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, che abbiano contratti attivi alla data del 18 maggio 2022.