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Addio a tutte le banconote dell’euro, pazzesco: ecco cosa ci attende

di Vincenzo Galletta

Monete e banconote fanno parte dell’utilizzo più comune e “frequente” del denaro, al netto di una sempre più diffusa tendenza a favorire il denaro elettronico, considerato “migliore” in primis a partire dallo Stato. Anche una popolazione decisamente “meno tendente” a cambiamenti troppo importanti deve fare i conti con questa tendenza, che vede proprio la moneta fisica sempre meno utilizzata, in quello che è un processo che oramai appare inevitabile. In futuro infatti, anche le banconote dell’euro diventeranno un ricordo.

Non si tratta di un’eventualità, quindi bensì di una certezza: il denaro fisico tende a degradarsi e presenta dei costi che invece sono per forza di cose diversi per quanto riguarda la moneta elettronica. Oltre a ciò il contante viene considerato obsoleto per le transazioni di una certa rilevanza per la scarsa possibilità di tracciare le transazioni. Se per i grossi importi si fa solitamente ricorso ai bonifici oppure ai versamenti, i governi recenti stanno ponendo grande attenzione nell’opera di incentivare le transazioni economiche elettroniche anche per i pagamenti di piccolo “taglio”, sostituendo quindi ulteriormente il contante. Questa volontà è evidente anche a fronte di limiti sempre più stringenti legati alla possibilità di pagare con monete e banconote.

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Tuttavia l’approssimarsi di questa situazione che come detto, risulta essere parte di un processo di cambiamento che è tutt’ora in atto ma che richiederà diversi anni per concretizzarsi in maniera importante. Nel 2024 ad esempio saranno presentate le nuove banconote dell’euro, come annunciato dalla Banca Centrale Europea, segno che il denaro “fisico” continuerà ad esistere per molto tempo, anche se la rivoluzione è di fatto già partita: la nuova serie di banconote con tutta probabilità non prevederà lo sviluppo del taglio da 200 euro, che come quello da 500 euro è stato considerato “non utile” rispetto alla prima serie.

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