Le monete da 1 e 2 euro rappresentano oramai una realtà acquisita e normalizzata nel corso delle ultime decadi, al netto delle “resistenze” culturali e pratiche che in maniera inevitabile si sono registrate nel nostro paese.
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Le emissioni quasi da subito “Integrate” sono proprio quelle maggiori da 1 e 2 euro, sia perchè sono quelle dal valore più elevato, ma anche per l’aspetto, che in entrambi i casi è bimetallico, conferito da due tipologie di leghe metalliche.
La moneta da 1 euro infatti è sviluppata con l’interno realizzato in una lega di rame-nichel e l’esterno in una lega di nichel-ottone. Rispetto a quelle da 2 euro, le monete da 1 euro sono meno ricercate dai collezionisti in quanto le emissioni commemorative fanno uso del formato da 2. Eppure esistono svariate emissioni da 1 euro molto interessanti capaci di far guadagnare importi non disprezzabili.
Bisogna ovviamente volgere l’attenzione presso le realtà nazionali di scarsa diffusione monetaria come il Vaticano e Monaco, entrambe micronazioni che non fanno parte nominalmente dell’UE ma che trovandosi al centro di realtà come Italia e Francia, hanno ottenuto il diritto di sviluppare le proprie monete in euro.
Il Vaticano ha sviluppato le prime monete da 1 euro nel 2002, riconoscibili per l’effige di Papa Giovanni Paolo II che è stata mantenuta fino al 2005. Proprio la prima serie è molto interessante in quanto concepita in un numero di esemplari minore rispetto agli altri. Un esemplare da 1 euro con il pontefice polacco vale infatti da 60 fino a 150 euro, se in perfetto stato.
Per quanto riguada Monaco, sono decisamente interessanti alcune emissioni in particolare, come quelle del 2006 e 2013, coniate in un numero sensibilmente minore rispetto alle altre. Dal 2006 in avanti le monete di Monaco da 1 e 2 uro riportano il volto dell’attuale sovrano del principto Alberto.
Il valore medio è di 40-60 euro, in modo particolare sono quelle del 2013 a valere di più.