Il bonifico è una forma di trasferimento di denaro, che avviene esclusivamente tramite via telematica, che prevede un passaggio tra due interlocutori dotati di codice identificativo IBAN, che in Italia è composto da 27 lettere e numeri. A lungo il bonifico ha rappresentato la forma più diffusa i questa tipologia di trasferimento, e nonostante non sia tendenzialmente la più rapida, le politiche di riduzione del contante hanno conferito nuova importanza al bonifico.
Oltre a quello tradizionale infatti è stato “potenziato” nelle tempistiche ed affiancato da numerose altre tipologie: il più comune è il bonifico SEPA, possibile attraverso due IBAN che figurano nell’omonima area di pagamento, che è sensibilmente più rapido ed efficiente. Tipologie più recenti sono il bonifico istantaneo, ad esempio.
Attenzione, ecco cosa fare se il bonifico non arriva
Anche il SEPA tuttavia richiede un po’ di tempo per arrivare, solitamente entro due giorni lavorativi. Ma cosa fare quando il bonifico non arriva, anche dopo diversi giorni?
Come facilmente intuibile, la problematica può essere causata sia dal mittente, se ad esempio ha sbagliato selezionare le coordinate IBAN del ricevente o del suo nominativo. E’ anche possibile che le coordinate risultino corrette ma che a causa di fusioni, incorporazioni o altre operazioni che abbiano coinvolto la banca del destinatario le coordinate siano in realtà scadute e non siano state aggiornate.
E’ possibile comprendere se il bonifico risulti essere “partito” regolarmente consultando il Cro, il codice di riferimento riscontrabile tra i dettagli del bonifico, reso disponibile attraverso l’app, lo sportello o dalla banca stessa, se lo abbiamo effettuato in filiale. Se le coordinate sono incorrette, entro 15 giorni l’importo ritorna al mittente, ma se tutte le coordinate e i valori risultano corretti ed l’IBAN di “destinazione” risulta attivo, la responsabilità è delle banche, rendendo quindi indispensabile contattare sia quella di invio che di ricevimento.